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LEGA PRO GIR. C: il Lecce vince il derby, riconquista la vetta e lascia il Taranto in crisi d’identità. Si blocca il Foggia mentre per Matera e Juve Stabia è rinvio

a cura di Maria Grassi

28.11.2016 12:30

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Nel derby protagonista di questa quindicesima giornata tra Taranto e Lecce il copione si ripete e come ben 37 anni fa, l’ultimo successo dei salentini sul terreno dello “Iacovone”, i rossoblù cedono con lo stesso risultato di 0-1 risalente anche a quella sfida del ’79. Nulla è cambiato da ciò che la compagine ionica ha dimostrato durante le recenti domeniche, una squadra dai due volti, incapace di reagire e non in grado di sfruttare le occasioni limpide a proprio vantaggio mentre tutto varia nuovamente per i leccesi che ritornano ad essere capolista solitaria. Nel primo tempo è infatti il gruppo di Padalino a condurre l’incontro, a rendersi pericolosi e soprattutto a portarsi in vantaggio dopo undici giri di lancette grazie alla conclusione dalla distanza di Tsonev. Nella ripresa la storia muta e la troupe di Prosperi si esibisce più attiva e senza timori ma l’unico evento a cui si può aggrappare è la rete fantasma non concessa dall’arbitro su errore dell’estremo difensore giallorosso. Ora per il Taranto è davvero arrivato il momento di tirare le somme, di far esplodere la rabbia repressa e dar prova che nonostante gli esiti non è una formazione da penultima posizione.   

Autocondanna per il Foggia che allo “Zaccheria” non riesce a difendere l’1-0 concretizzato e si fa raggiungere dalla Casertana che raccoglie un ottimo punto in trasferta. Purtroppo i rossoneri continuano a zoppicare, rivelandosi altalenanti, poco concreti e anche questa volta incespicano su un proprio errore regalando agli ospiti il penalty che significa 1-1. Lo scontro diretto tra Matera e Juve Stabia si è concluso al 40’ sull’1-1 per troppo eccesso di nebbia, infatti il direttore di gara ha deciso di rinviare la lotta a data da destinarsi a causa dell’evidente impossibilità di riprendere il gioco. Passo falso per il Cosenza che fuori casa sul terreno del “De Simone” subisce un pesante arresto non solo di risultato ma soprattutto di gestione tattica. I rossoblù infatti durante il match si sono svelati sottotono o per meglio dire completamente assenti lasciando così le redini in mano al Siracusa che meritatamente vince 1-0 e si rilancia in classifica.

La Virtus Francavilla non va oltre l’1-1 al comunale “Degli Ulivi” contro la sua diretta rivale Fidelis Andria, perdendo così l’opportunità del sorpasso al Cosenza. I ragazzi di Favarin non meritavano la sconfitta, dato l’andamento equilibrato della partita e lo svantaggio nato da un fortuito autogol, e al 91’ hanno trovato il gol del pari beffando così i biancocelesti. Riprende la sua marcia il Catania dopo lo stop del turno precedente e seppur disputando una sfida mediocre si aggiudica il punteggio pieno contro la Vibonese al “Massimino”. Rammarico per gli ospiti che nella seconda frazione hanno saputo tener testa ai rossazzurri, sfiorando in alcune occasioni la marcatura che avrebbe riequilibrato le sorti dell’incontro. Successo fondamentale per la Paganese che riscatta la pessima figura della scorsa domenica e con forza e coraggio abbatte l’Akragas in una lotta per la salvezza notevole. È crisi invece per i biancoazzurri che incalzano sempre nei soliti sbagli, condotta che evince il motivo dell’assenza di un trionfo da ben due mesi.    

Un Messina sfortunato deve accontentarsi di un solo punto contro il Fondi sebbene l’ottima prestazione dimostrata sul manto erboso. I giallorossi, infatti, non si fanno intimorire nemmeno dall’espulsione del proprio compagno e dopo il penalty fallito dai rossoblù si portano in vantaggio con soli dieci uomini. L’illusione però dura poco e trascorsi 9’ arriva la rete del gruppo di Pochesci che condanna i siculi al quinto pareggio consecutivo. Strepitosa vittoria per il Melfi che tra le mura amiche del “Valerio” supera per 3-2 il Monopoli e sale a quota 14. I lucani con determinazione e grinta sono scesi in campo ben organizzati e con tante idee e nonostante la reazione dei bianco verdi, il buon gioco impostato ha dato i suoi frutti. Lo scontro diretto tra Catanzaro e Reggina termina in parità, un passo alquanto insignificante per entrambe le compagini che restano nei bassifondi della classifica. Il derby si è svolto essenzialmente a centrocampo e i cui fatti salienti si sono verificati nel finale di gara con il vantaggio dei ragazzi di Zavattieri su calcio di rigore e il pareggio in extremis al 92’ degli amaranto che evitano una sconfitta data per certa. 

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