Grottaglie: il DG Fedele, fare calcio nella città delle ceramiche è straordinario
a cura di Fabrizio Izzo
Dopo la cavalcata in campionato e la vittoria nella gara spareggio contro il Castellaneta abbiamo posto alcune domande al Direttore Generale dell’Ars et Labor Grottaglie, Franco Fedele. Il DG, valido collaboratore del patron La Volpe e punto fermo dell’organigramma societario, raggiunto telefonicamente, ha ripercorso i momenti più significativi della stagione accennando qualcosa sulla futura programmazione.
D) Un’annata formidabile, ripercorriamo i passi dall’inizio
Questa stagione è iniziata, sostanzialmente, con il proseguo di quella precedente con la conferma di mr. Marinelli e della maggior parte dei giocatori. Abbiamo avuto un inizio positivo ma le due battute d’arresto contro le squadre antagoniste del girone, pareggio interno con il Sava e sconfitta esterna contro il Castellaneta, hanno rievocato i fantasmi dello scorso campionato, dove a condannarci sono stati proprio gli scontri diretti. Pur non nutrendo dubbi sul valore tecnico e le capacità di Marinelli, ci siamo trovati quasi obbligati, non potendo permetterci nessun tipo di errore e sempre in virtù dell’esperienze pregresse, a cambiare rotta affidando il timone della squadra a Mister Orlandini. Nel mercato dicembrino abbiamo infoltito e rinforzato ulteriormente la rosa, già competitiva, con giocatori di grande caratura e da quel momento non ci siamo più fermati. Abbiamo sostenuto un ritmo forsennato, vittoria dopo vittoria siamo arrivati al temine del campionato in testa alla classifica con 80 punti al pari di un Castellaneta che non ci ha mollato fino alla fine. Lo spareggio è stato l’epilogo perfetto, una vittoria voluta, cercata, una partita preparata nei minimi dettagli, giocata in modo perfetto e vinta con merito.
D) Cosa ha funzionato meglio?
Ha funzionato in primis la società del patron La Volpe che ha dettato le regole indicando le direttive con consapevolezza anche in situazioni critiche. Poi lo staff tecnico, in grado di mantenere sempre alto il livello di concentrazione, sempre propositivo e competente in tutte le partite e non per ultimo tutti i giocatori che hanno dimostrato maturità, carattere e senso del dovere nei confronti di una maglia importante e blasonata come la nostra. Un rinnovato grazie a tutti questi professionisti già nominati uno per uno nel corso di una mia uscita, precedente, a fine campionato. Il superlativo contributo dei nostri tifosi che in ogni partita, anche nelle trasferte più lontane, sono stati il dodicesimo uomo in campo, superandosi nel giorno della gara spareggio con una presenza massiccia, da brividi. Sono sicuramente di un’altra categoria.
D) Dove si deve o potrebbe migliorare?
Migliorarsi sempre è il nostro credo societario. Ritengo che ogni settore organizzativo o tecnico che sia abbia bisogno, continuamente, di essere ritoccato con figure sempre più competenti. Possiamo e dobbiamo fare di più cercando in ogni modo di arrivare all’ipotetica perfezione. Non vorrei passare per presuntuoso, ma l’ambiente ci impone di avere un ritmo al di sopra della media e di conseguenza dobbiamo adeguarci.
D) Le sensazioni personali
Abbiamo ridato con i fatti dignità al calcio grottagliese. Fare calcio nella città delle ceramiche è straordinario. Grottaglie è una piazza esigente quando arrivano i risultati la tifoseria è al tuo fianco e ti rispetta, chiaramente al contrario bisogna incassare le critiche a volte molto dure e dirette. D’Altronde se si vuole fare calcio ad un certo livello questo è il dazio da pagare.
D) Futuro?
Il campionato di Promozione ha un tasso tecnico maggiore rispetto alla Prima Categoria appena lasciata e soprattutto bisogna trovare under di qualità, dovendone obbligatoriamente mettere in campo tre. Adesso come società stiamo mettendo in cantiere tutte le idee. Credo che dalla prossima settimana saremo operativi per poter iniziare al meglio la nuova avventura.
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