Promozione: al Grottaglie serve qualcosa di concreto

Il Grottaglie vede, svanire nell’ultimo quarto d’ora di gioco, la vittoria tanto accarezzata fino al 75’ del secondo tempo. Di fronte il Salento Football squadra di quelle temibilissime, quadrata, tatticamente ben organizzata, feroce in attacco, difesa quasi buona, esperti della categoria e tecnicamente validi. Qualità che poche squadre possono vantare di possedere contemporaneamente, una squadra partita per vincere il campionato e che, per varie traversie, si è trovata attardata sulla tabella di marcia e oggi pare essersi ripresa alla grande, cinque risultati utili consecutivi di cui le ultime tre vinte, insieme al Fasano la squadra più in forma del momento. Per il Grottaglie sarebbe stata una vera impresa vincere. I padroni di casa hanno fatto quanto era nelle loro capacità da un punto di vista tecnico e da un punto di vista tattico. Le numerose assenze e un organico imbottito di under, alla prima esperienza, sicuramente non consente di sostenere una gara di questo livello e nello stesso tempo non permette di affrontare un campionato equilibrato e competitivo come è, di fatto, il girone B della Promozione 2016/17. Gli sforzi e i sacrifici dei giocatori vengono sistematicamente vanificati anche da una sola giocata, di un singolo avversario e non è detto che debbano essere episodi. Detto questo arriviamo al nocciolo della questione: a quattro giorni dalla chiusura del mercato, in sessione invernale, quando ci si appresta ad acquisire quei giocatori in grado di poter aiutare, attraverso l’esperienza e la qualità, una squadra che in questo modo è destinata probabilmente alla terza retrocessione consecutiva? La società ha la possibilità, prendendo giocatori di livello e utili alla causa, di riprendersi una porzione di credibilità agli occhi dei tifosi, prima di tutto, e successivamente anche dell’ambiente calcistico. Ci vuole uno sforzo, un segnale concreto per cancellare le tonnellate di chiacchiere che sono state dette e fatte e che hanno maggiormente incrinato il rapporto tra tifosi e società. Forse questo particolare potrebbe diventare l’unico punto di incontro o di raccordo per rimettere in moto un ingranaggio che fino a 5 anni fa funzionava come un orologio svizzero. Il Tifo è il cibo e l’acqua del calcio se mancano non finisce bene. Le parole di mister Bosco sulla gara: “Per 80 minuti abbiamo imbrigliati i nostri avversari, loro sono stati pericolosi solo su calci piazzati. Il Salento Football è, secondo me, la squadra più forte del girone, bravi tatticamente hanno qualità e quantità. Noi siamo stati bravi, i ragazzi hanno rispettato le consegne, è stata un partita di grande sacrificio per tutti, non posso dire nulla ai miei, sono stati davvero bravi, hanno messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato in settimana, si è perso per due episodi. Ci sono, però, problemi di organico non c’è equivalenza tra panchina e campo. Ho bisogno di almeno due tasselli per poter affrontare il resto della stagione per giocarmi le carte. Ad oggi posso dire che il mio personale bilancio è positivo dal punto di vista delle prestazioni. Tranne la gara di Ostuni dove c’è stato un black-out generale, il Grottaglie non ha abbassato la testa davanti a nessuno. Anche nella partita di ieri, nonostante le molteplici assenze e gente acciaccata in campo ,ci è sfuggita una vittoria che avremmo meritato contro un forte avversario.”