Andriani "La salvezza? Una liberazione"
di Francesca Raguso
Dopo che la Gioiella Prisma ha raggiunto l’obiettivo salvezza con due giornate di anticipo, prima dell’ultima partita in casa contro Milano abbiamo ascoltato il secondo allenatore Antonello Andriani.
Come ci si sente finalmente, a fine campionato, a due giornate dalla fine, ad aver raggiunto l’obiettivo salvezza, anche con una bella vittoria?
“E’ stata una liberazione, penso che si sia visto anche dalle immagini e che lo abbiano visto tutti alla fine del secondo set che abbiamo vinto. Quando abbiamo vinto quel punto che ci serviva è stata una liberazione perché comunque la stagione è stata piuttosto complicata, anche un po' sfortunata. Ci siamo liberati, abbiamo raggiunto questa salvezza. Resta un po' di rammarico chiaramente perché sono sicurissimo che questa squadra meritava un po' di più, ma un po' di sfortuna e di vicissitudini varie non ci hanno permesso quel qualcosina in più che probabilmente tutti si aspettavano.”
Domenica ultima partita casalinga in casa contro Milano. Sicuramente dopo la bella vittoria l’affronterete in modo diverso, ciò non toglie che si auspica a fare ancora qualche punto in più. Cosa ne pensi?
“I punti fanno sempre bene, così come le vittorie in generale. È chiaro che affronteremo la partita con Milano più liberi mentalmente e di spirito, perché l’obiettivo è stato raggiunto. Alcune volte questo può essere positivo perché probabilmente ci saranno meno pressioni. Sappiamo che non sarà facile la partita, sappiamo che Milano è una gran bella squadra, però il fatto di esserci tolti questo peso ed essere tranquilli della salvezza può permetterci di giocare meglio e sono sicuro che tutti i ragazzi vogliono chiudere al meglio l’ultima partita in casa.”
Facciamo un passo indietro. Da inizio campionato tu hai visto il prima e il dopo, quindi come cambio tecnico, e diciamo che nel mentre c’è stata una piccola parentesi tua nel cambio gestazionale. Come l’hai vissuta quella partita, in un momento non facile?
“Non è mai bello essere chiamati in causa in una situazione del genere, anche perché io ero tornato a Taranto sposando il progetto di Mastrangelo per com’era partito. Non sempre le stagioni vanno come ci si aspetta all’inizio e come si programmano. Io chiaramente ho colto al balzo questa opportunità per fare una mia esperienza, perché comunque essere primo allenatore prima o poi è quello che voglio fare. Quindi mi sono goduto l’esperienza e la partita. Peccato per il risultato finale perché avevamo giocato molto bene anche a Cisterna. Poi come ho detto anche al nuovo mister che è arrivato, ho fatto un passo indietro e ci siamo messi tutti a disposizione di Ljubo perché l’obiettivo restava la salvezza e resta far bene per Taranto. Allora un passo indietro e a lavoro per dare il migliore aiuto al nuovo allenatore.”
Dopo la salvezza meritata e conquistata, come sono gli stati d’animo all’interno dello spogliatoio e i vostri, anche se mancano due partite al termine della stagione?
“Realmente una liberazione. È vero che negli ultimi anni Taranto era stata già abituata a soffrire fino all’ultima giornata, però è anche vero che quest’anno si era partiti con delle prospettive diverse. Quindi l’alternarsi delle sconfitte, dei tie break persi, non era facile da digerire. Io devo innanzitutto fare un grosso applauso ai nostri giocatori perché quando ti rivedi a metà campionato con una sola vittoria, tanti tie break persi, tante occasioni sprecate, non è facile ritornare il martedì in palestra motivati per provare a cambiare la situazione. Noi onestamente non abbiamo mai avuto problemi sotto questo punto di vista, la squadra è stata sempre motivatissima. Poi il risultato si è visto, abbiamo fatto comunque prestazioni buone, magari un po' sfortunate, magari è mancato qualcosa in casa di tutti, su ogni campo. Quindi bravi ai ragazzi per la motivazione che hanno trovato nonostante i momenti difficili. Ora siamo liberi e andiamo a giocarci queste ultime due partite sperando di fare il meglio possibile o almeno continuando a dimostrare che questa squadra non dimostrava di soffrire così tanto come ha sofferto dall’inizio dell’anno.”
Ultime due partite di campionato, una delle due in casa domenica contro Milano. Vogliamo fare un ultimo appello alla città di continuare, nell’ultima partita in casa, a venire a riempire il palazzetto per non far mancare il loro sostegno.
“Assolutamente si. Vi invito tutti al Palamazzola per la partita contro Milano. Sarà una bella festa perché noi abbiamo voglia di festeggiare con voi questo traguardo raggiunto con tanta sofferenza nostra e vostra sicuramente, di tutti i tifosi. Quindi ci vediamo domenica e proviamo a festeggiare insieme con una bella prestazione.”
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