Promozione: La Volpe gela San Giorgio, vuole andare a Grottaglie
a cura di Fabrizio Izzo
Si prevede un’ estate di tira e molla per il calcio grottagliese. Una società storica, l’ARS et LABOR Grottaglie, con enormi difficoltà e con i dirigenti che dicono, comunque, di volersi iscrivere al campionato di Promozione ma pochi ci credono; un imprenditore audace e intraprendente che si è proposto, con un titolo di Eccellenza, alla tifoseria e agli imprenditori locali e infine Carmelo La Volpe Patron del Real San Giorgio, intenzionato a trasferire il titolo di Promozione gialloblu a Grottaglie. Verrebbe in mente un gioco enigmistico: “trova le differenze”. Certamente non è nostro compito comparare e tirare le somme sulla base di dati non oggettivi, saranno le potenzialità di ognuno, la loro serietà, il progetto calcistico ad essere valutati dalla cittadinanza tutta. Tre gruppi di uomini, con caratteristiche diverse, che si contendono una piazza calcistica importante che merita rispetto e apprezzamento. Carmelo La Volpe da 17 anni portatore sano di calcio, a San Giorgio, sulla vicenda Grottaglie ha detto: “Il mio obiettivo è quello di portare il mio titolo sportivo a Grottaglie. Qui a San Giorgio non possiamo fare calcio a livello dilettantistico, il nostro impianto non è omologabile. Troppo fatiscente e obsoleto perché si possa fare la Promozione, in queste condizioni possiamo giocare al massimo le gare del campionato Juniores. La nuova amministrazione comunale che si insedierà, pur volenterosa, non ha i tempi tecnici per poter affrontare la situazione, quindi, mio malgrado, devo dire che San Giorgio non avrà il Real. La questione stadio è figlia di errori e trascuratezze di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni e non solo di quest’ultima. I nuovi amministratori, perché possano raccogliere i frutti di una programmazione pro-stadio, dovranno aspettare almeno un paio di anni. La pista Grottaglie è stata presa in considerazione proprio perché le esigenze calcistiche della cittadina e quelle nostre convergono nello stesso punto. Io sono molto sincero, voglio fare calcio a Grottaglie: porto il titolo di Promozione che è quello di riferimento; daremo un nome nuovo alla società, ovviamente legato alla città; una programmazione sportiva degna di Grottaglie; infine, senza presunzione, la mia pluriennale esperienza calcistica a questi livelli e la mia serietà. Insomma a Grottaglie per fare bene, ho avuto contatti con le forze politiche, anche chi si insedierà a giorni, con alcuni imprenditori del posto e con parecchi tifosi, tutto positivo. Devo dire la verità, l’accoglienza dei tifosi è stata calorosa, questo mi inorgoglisce ed è la spinta a voler dare continuità seria al calcio grottagliese. Le voci legate ad altri concorrenti che ambiscono alla piazza Grottagliese non mi preoccupano assolutamente, ho avuto la chiara impressione che Grottaglie abbia capito cosa vuole e chi vuole. Nel caso in cui questo progetto non dovesse andare in porto la mia società si limiterà a fare solo calcio giovanile.”
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