D’Amore Hospital, al via la campagna di vaccinazione del personale
Nella giornata odierna saranno vaccinati sanitari e amministrativi della struttura. Il Direttore operativo Santalucia dichiara: “Una data che segna una svolta nella lotta al Covid”
È iniziata questa mattina a D’Amore Hospital la prima fase della campagna di vaccinazioni anti Covid-19 che vede coinvolti operatori sanitari e personale amministrativo della Struttura Ospedaliera Polispecialistica, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, che fa parte di GVM Care & Research.
Le prime 60 dosi di vaccino prenotate sono state consegnate alle ore 10 dal Dipartimento di prevenzione della Asl Taranto; queste sono state somministrate al personale di D’Amore Hospital da sanitari della struttura stessa opportunamente formati nella giornata odierna. Questa mattina, la prima persona a vaccinarsi è stata la coordinatrice infermieristica, Antonella Ambrosi. Domani, 8 gennaio, verranno consegnate le restanti 30 dosi con contestuale somministrazione.
Nelle scorse settimane era stato predisposto dalla Regione un protocollo di adesioni volontarie alla campagna per prevedere con la massima precisione il numero di dosi necessarie in questa prima fase.
Si tratta del vaccino prodotto dalla Pfizer, il primo disponibile sul mercato europeo, che ha ottenuto il via libera dell'Agenzia europea del farmaco (EMA) il 21 dicembre scorso.
“È un giorno importante per il nostro ospedale e per il Territorio – dichiara Salvatore Santalucia, Direttore Operativo di D’Amore Hospital – perché segna una svolta nel contrasto alla diffusione del Covid: finalmente abbiamo gli strumenti per vincere questa sfida. Naturalmente non possiamo ancora abbassare la soglia di attenzione, dobbiamo continuare ad attenerci a comportamenti responsabili. Ci vorrà ancora del tempo prima di arrivare a vaccinare tutta la popolazione, ma somministrare il vaccino al personale sanitario, sempre in prima linea durante tutta la pandemia, è un primo importante passo per arrestare la diffusione del virus, continuare a garantire tutta l’assistenza necessaria ai pazienti e rendere la struttura ancora più sicura”.
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