CASA EURO TARANTO, LA GIOIA DOPO LA VITTORIA NEL DERBY
Il successo su Martina dopo un supplementare ha entusiasmato il Cus Jonico. Coach Leale: “Le premesse erano cattive ma la squadra tutta ha saputo reagire grazie al pubblico”
Parziale di 13-4 in 5 minuti: sta tutta in questi numeri la vittoria del derby da parte della Casa Euro Basket Taranto. Un successo, quello sulla Valle d’Itria Basket Martina, arrivato dopo un supplementare in cui il Cus Jonico ha saputo rompere l’equilibrio del punto a punto e fare la differenza, prima con i nervi e poi con la pallacanestro. Vincere un derby in questa maniera, e davanti ad una cornice come quella offerta domenica dal PalaMazzola con mille presenza circa sugli spalti, è un emozione che si può solo raccontare attraverso le parole dei protagonisti.
Coach Leale l’ha vissuta così: “Abbiamo assistito ad una bellissima sfida giocata a viso aperto dalle due squadre, nell’estrema correttezza in campo e fuori, in cui si è corso molto e si è sbagliato anche tanto. La posta in palio era alta per tutte e due le squadre. Affrontavamo una delle squadre del girone che ha più talenti in assoluto, otto giocatori intensi e di grande prospettiva orchestrati a regola d'arte da coach Russo. Martina ha giustamente affrontato la partita muovendo molto più di noi la palla potendosi affidare alle responsabilità individuali di tutti i suoi giocatori in campo, cosa nettamente diversa per noi perchè avevamo l’obbligo di dare meno punti di riferimento possibili agli avversari e fermare meno possibile la palla e pertanto abbiamo scelto di giocare più in rapidità, anche con soluzioni veloci, che di sistema cercando di prendere un vantaggio subito dalla transizione. E’ ovvio che strategie diverse significano scelte diverse e pertanto, nella partita, due modi di giocare diversi. Il resto lo hanno fatto i ragazzi tutti dai senior agli under che con grande abnegazione e motivazione hanno dato più di quanto si potesse aspettare e questa è la gioia che più mi porto dentro, un gruppo di ragazzi incredibili con un cuore enorme e tantissima voglia di mettersi a disposizione sempre e comunque anche con qualche acciacco; ti assicuro che da quando abbiamo iniziato ad agosto non si è mai tirato indietro nessuno.
Il tecnico tarantino ripercorre una settimana difficile: “Spero che la gente abbia capito in che condizioni ci siamo ritrovati. Ci siamo trovati senza Potì, oltre che Tabbi, ovvero di due giocatori del quintetto con l’aggravante che ricoprono entrambi lo spot di post; abbiamo dovuto emigrare dal nostro campo, il Palamazzola (occupato dal concerto di Baglioni, ndr), mercoledì e giovedì ovvero i giorni clou per preparare un incontro; ho dovuto rimodulare, in corso d’opera, gli obiettivi delle sedute tecniche rispetto al microciclo preparato ad inizio settimana, sempre con la speranza, vana, di recuperare Tabbi. Questo per dire che le premesse non erano le migliori per affrontare una partita delicata come quella di domenica”.
Ma Casa Euro ha potuto contare su un roster non “ristretto” ma allargato. Leale sottolinea i meriti di tutti: “La squadra si è allenata comunque con intensità ed umiltà grazie, come sempre, al grandissimo apporto dei nostri under 19 sempre più parte attiva del nuovo progetto tecnico. Il Cus aveva obbligatoriamente bisogno dell’apporto dei suoi under (prime apparizioni in un campionato senior, per alcuni, in una partita dall’elevato coefficiente di difficoltà) che sarebbero diventati l’ago della bilancia della gara (e lo sono stati in positivo) oltreché del calore del suo meraviglioso pubblico che potesse essere da stimolo ai ragazzi soprattutto nell’affrontare i momenti più difficili”.
Già quel PalaMazzola a cui coach Leale tributa il giusto merito: “Un premio va dato alla cornice di pubblico vista al Palamazzola, un effetto straordinario veramente il sesto uomo in campo capace di spingerci all’ultimo strattone vincente dell’over time. Pensare ad un palazzetto sempre così pieno ti fa venire i brividi, emozioni uniche che faranno sempre parte di te, un grazie di cuore a tutti i nostri sostenitori che credo abbiano capito lo spirito di questa squadra e di questa Società… Non mollare mai”.
Unico tarantino in quintetto Gianluca Salerno ha sfoderato una prestazione da 18 punti e 6/11 al tiro da due: “Per me era una partita particolare visto che sono di Taranto ed il derby lo sentivo in maniera particolare. Siamo stati bravi a sopperire alle assenze di Tabbi e Potì giocando di squadra. Il pubblico ci ha dato una bella spinta, il resto lo abbiamo fatto noi con l’aiuto importante anche dei ragazzi under, Conte, Pannella e Bisanti”.
Già loro che hanno messo sul parquet e nelle gambe minuti importanti in prima squadra: 13’ per Bisanti (2 recuperi e un assist), 19’ per Pannella (4 rimbalzi), addirittura 25’ per Conte conditi da 7 rimbalzi e una tripla “vitale”. Senza dimenticare le palle recuperate di Giancarli, i 23 rimbalzi di De Paoli e i 18 punti di “zio” Sirakov.
C’è anche chi ha sofferto a bordo parquet impossibilitato a giocare. Come Alessandro Tabbi e Stefano Potì. Quest’ultimo si è perso la partita da ex ed alla fine ha esclamato sorridendo: “E’ l’ultima volta che mi perdo una partita del genere, si sta più male fuori che giocando col dolore – poi ha aggiunto – i ragazzi sono stati bravissimi, il processo di crescita di questa squadra prosegue, nelle sconfitte e nelle vittorie come quella di domenica”.
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