Sorrento, il tecnico Enzo Maiuri: 'Taranto? Vivo l'attesa in maniera normale'

DI ALESSIO PETRALLA

Una partita importante e sempre affascinante quella tra Sorrento e Taranto soprattutto quando, come in questo caso, le due formazioni si scontrano tra i professionisti. A presentarla, a Tutto Sport Taranto, è il tecnico dei Costieri Enzo Maiuri: “Ho incontrato il Taranto già da calciatore che da allenatore perciò vivo l’attesa in maniera normale. E’ chiaro che ai colori rossoblù sono legato da un affetto indescrivibile e non saranno quelle sette gare da allenatore in riva allo Ionio a cambiare nulla: ho dato tutto ciò che potevo. Ora, chiaramente, mi trovo dall’altra parte e voglio far bene con la mia squadra”.

IL SORRENTO: “Diciamo che non siamo in linea con le prestazioni: non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato. In queste settimane abbiamo capito alcune motivazione: la mia è una squadra molto giovane con vari atleti che sono alla prima esperienza in questa categoria. Sono convinto che il tempo ci darà ragione”.

IL TARANTO: “E’ una buona squadra con una rosa importante. Dovremo affrontare i pugliesi con coraggio e con il giusto spirito. Le assenze di Antonini e Calvano? Sapranno come sostituirle al meglio ma di questo dato poco m’interessa anche perché anche il Sorrento oltre allo squalificato Marconi ha altri atleti indisponibili. Dovremo disputare una gara importante per non uscire con le ossa rotte al cospetto di una formazione che ha dimostrato il suo valore”.

IL CAMPIONATO: “Il valore medio di questo girone è altissimo. Davanti sono tutte forti con la Juve Stabia che fino ad ora ha fatto qualcosa in più e con Avellino e Benevento che sono fortissime. Crotone e Catania sono formazioni di valore, la Casertana è stellare e il Taranto è forte. Tante squadre possono ambire a salire in serie B o attraverso il primato o con i play off. Ogni domenica c’è da sudare: campionato di altissimo livello”.

LE INSIDIE: “Abbiamo tanto rispetto nei confronti del Taranto ma allo stesso tempo nessuna paura. Dobbiamo mettere in campo le nostre idee sapendo soffrire ma essendo anche pronti a farli soffrire”.