Severo De Felice a TST: 'Il Taranto? Nel calcio non si vince solo con i nomi'
L'ex allenatore della Team Altamura: 'Non capisco perchè tutto riparte tranne il calcio: da li campano famiglie'
DI ALESSIO PETRALLA
In questo periodo delicato il calcio sta mancando a tutti così come anche all’ex tecnico di San Severo, Gelbison e recentemente Team Altamura, Severo De Felice che, a Tutto Sport Taranto, analizza il momento: “L’essere umano è fatto per adattarsi ad ogni cosa. Il calcio manca a tutti così come a noi che lavoriamo in quel settore e amiamo ciò. Di contro penso che anche ad altri lavoratori di altri settori manca la propria attività”.
SOLUZIONI: “Non mi ritengo all’altezza per esprimere una soluzione: il mio parere lascerebbe il tempo che trova. Penso che tutti i campionati potevano essere terminati: bastava o basta rispettare ogni regola visto che una squadra di calcio è composta da una trentina di persone tra calciatori, tecnici e staff. Tutti questi restando isolati, allenandosi e facendo solo la spesa ed effettuando tamponi non avrebbero avuto problemi. Mi desta stupore che pian piano sta ripartendo tutto tranne che il calcio da cui vivono tante famiglie. Si pensa soltanto alla serie A: non è così perché per noi non è un hobby. Mancano solo otto partite e una soluzione la si potrebbe trovare”.
SERIE D/H: “Al di la della sorpresa Sorrento ci sono Foggia e Cerignola a giocarsela con il Bitonto. E’ un bel campionato con tante squadre che potevano dire la loro. I rossoneri campani hanno disputato una grande annata ma questo poco mi sorprende vista la serietà della società, di tutto lo staff e alla bravura del tecnico Maiuri. Nella parte bassa della classifica non c’è nulla di scritto con alcune compagini fuori dai play out ma ancora in lotta. Il Francavilla in Sinni poteva risalire con l’Agropoli che ha la situazione più delicata. Insomma sarebbe tutto da delineare. Girone avvincente e bello, da portare al termine”.
IL TARANTO: “Anche se si fosse classificato in zona play off ha disputato una stagione deludente in proporzione a quella che è la piazza. Dopo l’ingaggio di Ragno e di validi calciatori a Giove tutto gli si può rimproverare tranne il fatto che ogni anno, con passione, costruisce una corazzata. Però, nel calcio non si vince solo con i nomi. Pensavo che questo dovesse essere l’anno giusto nonostante ai nastri di partenza ci fossero anche altre squadre alla pari. Non dimentichiamoci anche del Casarano. Al Taranto manca, ogni anno, quel pezzettino di puzzle che è difficile da indicare e da trovare. Per farlo bisognerebbe vivere la situazione”.
IL FUTURO: “Innanzitutto dobbiamo riprendere in mano la nostra vita: al momento non è facile anche perché è tutto fermo. Sono onesto: non ho avuto nessun contatto ma era prevedibile visto che a certe situazioni si penserà più in la”.
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