L'editoriale di Tst

Il Taranto ha ottime possibilità di essere ripescato. A patto che...

a cura di Luca Chianura

12.06.2016 23:02

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Il presidente del Taranto Elisabetta ZelatoreIn una triste settimana per lo sport tarantino, con la scomparsa dell'arbitro e dirigente provinciale Fipav Federica De Luca e del suo piccolo Andrea, non è facile parlare di presidenti, calciatori e probabili ripescaggi. Ma il nostro dovere ce lo impone.

Il Taranto ha diverse possibilità quest'anno di centrare la promozione in Lega Pro dalla porta secondaria. Il sodalizio rossoblu ha comunicato la volontà di procedere con la domanda e il pagamento del fondo perduto (quest'anno fissato a 250mila euro) se si presentassero le condizioni necessarie per concorrere al ripescaggi. Bisognerà però aspettare il termine della prima fase e sperare che chi sta davanti non abbia le giuste caratteristiche per il "salto". Preclusione assoluta alle società condannate per illecito sportivo nelle ultime due stagioni, per quelle che hanno accumulato punti di penalizzazione per mancati emolumenti (per le squadre neoretrocesse), per chi si è visto attribuire il titolo sportivo a stagione in corso o non ha lo stadio cittadino che rispetta i parametri del professionismo. Le società già ripescate potranno tornare in corsa nella seconda fase. 

In Lega Pro, tra le retrocesse ai play-out chances immediate soltanto il Cuneo (anche se non sembra intenzionato a pagare il fondo perduto), visto che il Melfi è stato penalizzato durante la stagione per IVA - IRAP e l'Albinoleffe appena ripescato.

La situazione delle finaliste dei play-off è ancora più complessa. Il Lecco sarebbe out per problemi societari, Gavorrano,Fano, Lavagnese e Belluno non intenzionate a versare la "tassa" alla Lega per il ripescaggio, l'Olbia potrebbe risultare penalizzato dal -1 nel torneo per una posizione irregolare di un suo calciatore, Montecatini e Francavilla non con lo stadio "a norma", Torres con un illecito pendente e Cavese che l'anno scorso fu penalizzata per aver pagato in ritardo emolumenti ad un calciatori ed altri tesserati. Teoricamente in corsa solo Seregno, Forlì e Campobasso. La sensazione è che per arrivare a sessanta squadre servirà attingere ad altre squadre di serie D che abbiano tutti i requisiti: è qui che il Taranto potrebbe dire la sua. Il popolo rossoblu, senza illudersi, confida nell'entusiasmo e nell'attivismo del Presidente Elisabetta Zelatore per ritornare nel terzo torneo nazionale. Staremo a vedere.

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