Taranto Calcio: 10 cose che DOBBIAMO imparare da quest'ennesima delusione
Tra il serio ed il faceto, cosa non va e cosa andrebbe migliorato per un futuro con più sorrisi e meno lacrime
1 - Il Taranto, per salire di categoria, DEVE VINCERE SUL CAMPO. L'unico a farci ripescare nel recente passato è stato un certo Ermanno Pieroni nel 2000, ma lui faceva salire e scendere meglio di un ascensore.
2 - Non bisogna snobbare nessuna competizione. Il Monopoli è finito nei bassifondi della classifica ma ha vinto la coppa Italia: ora è in Lega Pro.
3 - I playoff non è vero che non servono a niente. Servono a farci fare cattivo sangue.
4 - Ci deve essere maggiore unione di intenti. Cinque imprenditori con centomila euro ciascuno ed il fondo perduto era pagato a luglio ed ora staremmo a parlare di un altro campionato. Ad Albino, Leffe, Pordenone e perfino Seregno questi soldi li hanno trovati. E nella vicina Martina Franca c'è chi ha investito un patrimonio pur di far iscrivere la squadra.
5 - Se non saliamo è colpa nostra. Non è vero che non ci vogliono, siamo noi che siamo masochisti. Pertanto Matarrese, Melandri, Pisanu, Macalli ed ora Tavecchio sono solo capri espiatori. La colpa dei nostri insuccessi sta nei presidenti che non pagano, di altri che pagano, ma che comunque lasciano debiti e scappano altrove, di dirigenti a volte disattenti, di amministratori locali assenti, di giornalisti alla ricerca di clic facili, di tifosi che chiedono altro oltre a veder vincere la propria squadra del cuore. E basta.
6 - Non denigrare il lavoro dei Supporters Trust. Al massimo contribuire per migliorarlo. Se insieme al loro entusiasmo ci fosse stato qualcuno col portafoglio, adesso penseremmo alla trasferta di Catania, piuttosto che a quella di Manfredonia.
7 - Dobbiamo imparare a rispettare le scelte dei tifosi. Non esistono occasionali, esistono persone che non vivono di calcio ma che a volte vogliono trascorrere una domenica allo Iacovone, magari perché c'è una partita di cartello o le cose vanno bene. Succede ovunque. Certo che, però, "Diserzione per amore" somiglia molto a "Ti tradisco perché ti amo": una stronzata bella e buona.
8 - Investire nel settore giovanile. Subito e tanto. Perché noi i campioncini li sforniamo in casa ma li mandiamo altrove a fare le fortune di altre squadre: Maiorino, Gatto e Vicari sono sono tre esempi di come non siamo riusciti a trattenere e far ulteriormente crescere un autentico patrimonio.
9 - C'è sicuramente qualcuno o qualcosa che porta sfiga. Ma davvero. Negli ultimi ventitre anni: tre fallimenti, due cambi denominazione, due retrocessioni, sei secondi posti, cinque playoff persi ed un solo campionato vinto sul campo (più un ripescaggio ed una vittoria nei playoff). Troviamolo/a. Per favore.
10 - Credere nel lavoro, quello a lungo termine, quello che paga. Credere in persone come Cazzarò e Spagnulo, esempi di professionalità quest'anno al servizio del Taranto. Credere, ancora una volta, che possa essere l'anno giusto.
Commenti