“L’enciclica dei gesti di Papa Francesco”
Venerdì 9 febbraio, in Arcivescovado, presentazione del libro di Mimmo Muolo
Venerdì 9 febbraio, ore 19,00, nel Salone dell’ Arcivescovado di Taranto, la Confraternita SS.Addolorata e San Domenico e le Associazioni SERRA, AMIC.A, AIMC e AMMI, propongono un incontro centrato sull’a lettura del pontificato di Papa Francesco attraverso quella gestualità semplice e spontanea che nasce dal realismo dell’esperienza pastorale e dalla capacità di ascoltare il mondo contemporaneo.
A parlarne sarà Mimmo Muolo, vaticanista e vice capo della redazione romana di Avvenire, che ha recentemente pubblicato un libro sul tema per le edizioni Paoline.
Fin dall’inizio del pontificato papa Francesco ci ha abituato alle sorprese. Che spesso prendono la forma di gesti tanto innovativi e densi di significato da diventare più eloquenti di cento discorsi. La visita a Lampedusa, il giovedì santo celebrato nei luoghi della sofferenza umana, l’indizione di un Anno Santo straordinario della misericordia, ma anche i selfie con i ragazzi e la decisione di andare a comprarsi gli occhiali come una persona normale fanno parte di un modo del tutto personale di concepire e attuare il ministero petrino.
Il libro di Mimmo Muolo, attraverso l’esame dei gesti, coglie in pieno una delle peculiarità del pontificato di Bergoglio, tutto teso a una missionarietà che egli chiama Chiesa in uscita e che vuole si spinga fino alle periferie geografiche ed esistenziali della nostra epoca.
Nel volume Muolo divide i gesti di Francesco in quattro categorie:
- della quotidianità, che ci fanno capire che il Papa è uno di noi;
- della carità e misericordia, per esempio le visite in luoghi di sofferenza;
- i gesti pastorali classici come l’apertura dell’Anno della misericordia;
- della comunicazione: le numerose interviste, il linguaggio creativo, i selfie con i giovani, l’uso dei social.
S.E.Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, che ben conosce il Santo Padre e quel Sud America che è stata a lungo anche la sua patria, sarà l’altro protagonista dell’incontro.
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