MILLY D'ABBRACCIO: "PREFERISCO LE DONNE"
Parla la regina dell’hard italiana che ha monopolizzato gli anni ’80 e ’90, ancora oggi in grande forma: “Gli uomini però non li butto mica". Sulla sua personalità: "Amo andare controcorrente rispetto alle imposizioni della società”. Sui film fatti: “Quello dove mi sono divertita di più? La professoressa di lingue e l’onorevole”. Un altro regalo per i lettori di Spicy Tst
Passano gli anni ma Milly D’Abbraccio continua a rimanere una delle migliori pornostar italiane in circolazione. Fisico statuario, sex appeal mai scalfito, sogno erotico di tanti. E tante. Inizia la sua carriera nel mondo dello spettacolo con il teatro ed il cinema. Ancora giovanissima nel 1978 vince il concorso "Miss teenager Italy". Ma Milly è una ragazza prodigio e il duo Franco Miseria- Silvio Testi notano la passione per il microfono dell’artista campana, lanciandola nel mondo canoro come Milly Mou. Il suo 45 giri “Superman supergalattico”, inciso nel 1979, è ancora reperibile sulla rete. Partecipa anche numerose produzioni tv come ad esempio "Galassia 2", dove recita al fianco di Alba Parietti. Al suo attivo c’è anche la trasmissione “Il cappello sulle 23”, con Rosa Fumetto. Sul grande schermo ha recitato con gente del calibro di Johnny Dorelli e Roberto Benigni e partecipa al film "La Traviata" (1983) di Franco Zeffirelli. Ma Milly ha un curriculum da paura. A teatro ha la possibilità di lavorare con Lando Buzzanca nell’opera “La cena delle beffe”, di Sem Benelli.
Ma dopo queste esperienze arriva la decisione che porterà Milly D'Abbraccio, al secolo Emilia Cucciniello, sulla strada dell'hard. Inizia nel 1992 con l'agenzia "Diva Futura" guidata da Riccardo Schicchi e a diventare famosissima ci mette solo otto mesi. Dopo aver prestato la sua immagine in molte pellicole per adulti, decide di aprire una propria casa di produzione. Sorella dell'attrice di cinema e di teatro Mariangela D'Abbraccio, Milly prova anche un’esperienza politica candidandosi, senza fortuna, con la lista dei Socialisti per il X municipio di Roma nelle elezioni dell’aprile del 2008. Risulta la quinta della lista ma il destino dei Socialisti è nefasto e Milly non ci può far niente. L’abbiamo raggiunta telefonicamente, ecco l’intervista tutta per voi.
Milly, qual è il tuo segreto per mantenere una perfetta forma fisica che si coniuga al fascino della tua maturità?
“Guarda, molti mi chiedono se ho fatto un patto col diavolo. Comunque penso che sia importante uno stile di vita sana, perché oltre a ringiovanire può consente di vivere al meglio. Poi sono anche un’ex sportiva, quindi mi sorprendo poco, ma può anche essere una questione genetica, insomma un mix di fattori. Altro fattore fondamentale è il sesso: ne faccio tanto, aiuta anche quello. Senza dubbio.”
In un nostro recente articolo abbiamo parlato di un’inchiesta nella quale si evince che la parola più ricercata dai pornonauti è mamma. Tu che incarni al meglio la categoria delle milf ci vuoi dire qualcosa su questa forma di Edipo telematico?
“E’ vero, infatti quasi quasi ho più seguito adesso che ho 46 anni. Ci sono tanti ragazzi giovanissimi che mi fanno i complimenti. Anche di 18 e 20 anni, è davvero sorprendente. Evidente nelle donne mature vedono quel mix di trasgressione ed esperienza da vendere che li fa eccitare. Eppure lo ritengo un po’ strano. Adesso a 20 anni le ragazzine sono già scatenate, questo perché a differenza di qualche anno fa, la sessualità la si può vivere molto più liberamente”.
Hai anche recitato nel cinema mainstream al fianco di grandi attori della commedia all’italiana come Jonny Dorelli, Gigi e Andrea, Federica Moro, Eleonora Giorgi e tanti altri. Ci racconti un aneddoto che ti è rimasto impresso?
“Mi sono sempre trovata bene con tutti. Avere la fortuna di lavorare al fianco di quei grandi interpreti sin da giovanissima non è stata roba da poco. Ci mettevo molta passione anche perché quei film erano molto visti e dovevo dare il massimo. Ho fatto anche la prima ballerina per la Rai e lavorato con gente come Boncompagni. Poi sono arrivate le proposte di Schicchi che mi sembravano molto concrete e vantaggiose, da qui la decisione di buttarmi nel mondo dell’hard. Era un passo importante e coraggioso da fare, considerati i tempi, ma direi che sono riuscita a sfondare. Una questione di marketing, è stata una scelta oculata. Quello dell’hard è un impegno più faticoso e rischioso, ma le soddisfazioni che ho avuto e che sto avendo ancora oggi sono tante”.
La difficoltà più grande che hai avuto quando hai deciso di fare questo lavoro?
“Come ti dicevo prima bisogna considerare i tempi. All’epoca era a dir poco da temerarie fare la pornostar. Camminando per strada ti additavano dandoti della poco di buono. Succede anche ora, figuriamoci prima! Sentivo dei termini assurdi su di me e le mie colleghe: terroriste, fuori legge, ma più mi attaccavano e più avevo stimoli per andare avanti. L’aspetto più interessante della mia scelta fatta in quei tempi è anche legata ad un aspetto politico, perchè la mia scelta era anche vista come quella di una figura femminile che si evolveva col tempo. C’erano partiti politici che portavano avanti le loro ideologie con le pornostar, andando contro il famoso senso del pudore. Erano tempi duri. Comunque è stata una gran bella sfida che ho portato avanti con fatica e tenacia”.
Qual è stato il film nel quale ti sei divertita di più? Abbiamo notato diverse porno-parodie molto divertenti tra le quali spiccano “L’avvocata del diavolo”, “La professoressa di lingue”, “C’era una volta il… bordello” ed “Una famiglia per pene”.
“Direi “la professoressa di lingue” ed anche “L’onorevole”. Sono ruoli che esistono nella società e quindi mi sono divertita ad interpretare questi mestieri in maniera più spinta. E poi magari lo faranno pure nella realtà, come le infermiere ad esempio. Sono ruoli che nell’immaginario collettivo riscuotono sempre grande successo, sono molto desiderati. Tra l’altro vorrei anche ricordare che le trame di alcuni miei film le ho studiate io stessa, visto che quello che mi proponevano i produttori non mi convinceva”.
Ma secondo te è vero che i film fatti oggi sono meno curati di quelli di qualche anno fa? Ovvero, prima le grandi produzioni, come quelle di Salieri, prestavano molta attenzione alla qualità della trama e della sceneggiatura, senza trascurare anche gli aspetti della recitazione tradizionale. Questa ricerca dell’eccellenza sembra essersi persa con gli all-sex?
“Si, confermo. A parte me il genere ha perso le grandi interpreti e proprio di quei film storici io sono ancora l’unica in attività, non a caso ancora oggi molti guardano i miei film, che siano in tv o su internet. Questo vuol dire che ho saputo conservare egregiamente il personaggio di Milly D’Abbraccio, seguito da tanti giovani, e non solo, che ancora mi seguono. E posso affermare altrettanto tranquillamente che sono un personaggio moderno. Vedi “L’educatrice” che ho girato pochi anni fa (2005, ndr). Ho vissuto e vivo questo mestiere come una sfida. Considerando che ho suscitato, e suscito ancora oggi, emozioni nella gente, l’obiettivo si può dire raggiunto. Faccio questo lavoro con divertimento e passione, senza dimenticare l’aspetto economico che è molto importante. Negli altri lavori poi hai dei vincoli, qui invece posso scatenarmi”.
Il luogo più particolare dove uno o più fortunati hanno avuto la possibilità di approfondire la tua conoscenza?
“Guarda Gisberto, devi sapere che io amo andare controcorrente. Odio le imposizioni dettateci dalla società. Se vado in spiaggia vado nuda per esempio. Come quello che ho fatto ultimamente, quando sono andata al Teatro Eliseo in occasione del primo libro di Franca Foffo con una pochette che copriva la vagina. Non voglio avere vincoli in quello che faccio”.
Uomini o donne?
“Ho più relazioni con donne che con uomini. E’ stata l’evoluzione della mia sessualità. Col passare del tempo ho preferito sempre più figure femminili. Gli uomini non li butto mica, sia chiaro, però amo più le donne. Mi definiscono una mangiatrice di uomini, ma in realtà non è cosi. C’è sempre qualcuno che fa l’amore meglio di te, ma sono in pochi a trasmetterti vere emozioni”.
Un consiglio esperto ai nostri lettori.
“Abbraccio tutti quanti i lettori consiglio loro di vivere al meglio la propria sessualità, senza pregiudizi e soprattutto con tanta libertà non badando a quello che ci dice la società. La vita è una, va vissuta al massimo. E poi non badate alle critiche, quelle ci saranno sempre. Andate avanti per la vostra strada”.
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