Taranto, 6 nell'anima
di Mimmo De Bartolomeo
6 nell'anima! Anzi... Sei nell'anima: come la canzone di Gianna Nannini.
Sei come i punti conquistati da Cazzarò che al richiamo della sua mamma (così ha definito il Taranto nell'ultima conferenza stampa) ha subito trasmesso la sua grinta. Grinta che con Gautieri si era totalmente affievolita; le ultime conferenze stampa piene di minacce di dimissioni erano ormai prive di ogni mordente e quasi certamente la squadra ne avrà risentito. Ma facciamo un passo indietro: chiudiamo gli occhi e torniamo alla gara del "Viviani". Un secco 5-0 che ha lasciato poco spazio all'immaginazione. In quell'esatto momento anche il più inguaribile degli ottimisti avrà pensato: adesso è davvero finita. Poi il lampo di Avellino culminato da un successo tanto prezioso quanto insperato contro il Cerignola.
Due mission impossible rese clamorosamente una realtà.
Siate sinceri: chi di voi avrebbe scommesso 1 solo euro sulla conquista di almeno un punto in due partite?
L'unico davvero a crederci è stato Lui: il figlio di Taranto, come recitava lo striscione ieri in curva nord. Sei punti conquistati che certamente andranno a coprire la prossima penalizzazione sperando che d'ora in avanti tutti i punti che verranno conquistati siano utili per il percorso salvezza. Per carità la strada è tutta in salita e guai a pensare che ora sarà più morbido il percorso. Ci sarà ancora tanto da soffrire. La certezza è che a soffrire ci sarà Il mister e tutti noi tifosi che mai faremo mancare il sostegno al nostro amato Taranto.
Capitolo Campbell: ci si aspettava forse una risposta massiccia in termini di presenze allo stadio; non ce ne voglia ma nonostante il suo potere di firma, il proprietario è ancora Massimo Giove. Presidente del quale nessun tifoso più vorrebbe mai sentirne parlare. Ed è per questo che bisogna fare in fretta prima che sia troppo tardi. Perché per riconquistare la fiducia del pubblico c'è bisogno di una svolta immediata e concreta.
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