La voce del tifoso / Dall'illusione alla realtà
di Nicola D'Elisiis
E' stata una sconfitta che non ci voleva e che mi ha fatto arrabbiare e non poco a caldo, ragion per cui ho deciso di tardare a scrivere il mio solito "pezzo". Ripeto, mi possono leggere tutti e quindi molto meglio esprimere giudizi pacati ed equilibrati a mente serena e rilassata. Domenica col Fondi siamo passati dall'illusione alla realtà in 10-15 minuti, l'intervallo per intenderci. L'illusione perché nel primo tempo ho visto davvero un gran bel Taranto, giocare palla a terra, pochissimi lanci lunghi alla cieca, pressare il portatore di palla avversario, con qualche idea di gioco, arrivare per primo sui palloni che non erano di nessuno, insomma ho visto un Taranto che ha giocato in lungo e in largo se pensiamo alle partite della precedente gestione tecnica. Poi...il gol di Albadoro su corner a inizio ripresa per passare dal giorno alla notte. Dall'illusione di un buon primo tempo alla realtà di un secondo tempo scadente. Perché realtà? Perché purtroppo abbiamo rivisto il Taranto confusionario di Papagni, senza uno schema su palla inattiva, anche a corto di fiato probabilmente e che non ha minimamente sfruttato la superiorità numerica. Si è avuta come l'impressione che il Fondi anche in 9 potesse controllare agevolmente il risultato, il Taranto non ne aveva più. Inteso come birra in corpo e idee per tentare di scardinare la difesa pontina. E' un momento molto particolare, siamo tutti preoccupati per questa "sterilità" offensiva da parte dei ragazzi di Prosperi. Di domenica salverei solo il primo tempo, sperando che questa squadra possa ripartire, e stavolta per davvero, da quei primi 45 minuti di gioco. Se poi, in tutto ciò, influiscono negativamente gli infortuni di Stendardo (probabilmente in campo ad Agrigento, domenica) e di Altobello, solo il tempo ce lo dirà. Sta di fatto che il Taranto, da che mancano queste 2 pedine fondamentali per il nostro scacchiere tattico, ha beccato 3 gol dal Catanzaro e 2 dal Fondi. Unica eccezione lo 0-0 con il Catania, anche se là l'abbiamo scampata bella in almeno 2-3 circostanze. Ma gira e rigira la frittata, il problema resta sempre quello: L'ATTACCO. L'attacco del Taranto non punge, non fa neanche il solletico all'avversario di turno. E quando è così e contemporaneamente la difesa, nostro miglior reparto fino a un mese fa, comincia a prendere gol si viene fagocitati nelle zone pericolose della classifica. Io penso di non dover aggiungere più nulla, spero soltanto di poter commentare un risultato positivo dopo la trasferta di Agrigento. Su un campo dove l'Akragas non ha ancora perso finora e dove il Taranto non ha mai vinto in 9 precedenti. Un abbraccio e FORZA TARANTO!!
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