Promozione: un Massafra senza paura fa tremare il Tricase

Un Massafra senza paura ha affrontato a viso aperto e con sfrontatezza la capolista sul suo campo. Diversa la qualità delle rose in esame, esperta e costruita per vincere quella rossoblu, giovane e costruita per salvarsi quella giallorosa. Il Massafra ha fatto la sua bella partita mettendo alle corde la capolista che comunque è riuscita a ribaltare l’iniziale svantaggio e portare a casa i tre punti. Una prova davvero positiva da parte dei giallorossi che denunciano, però, un arbitraggio assolutamente non all’altezza, che ha condizionato la gara dirigendola su binari più graditi ai padroni di casa. Una presa di posizione piuttosto esposta che a dire il vero non è nuova nelle gare di questo campionato. Le frequenti lamentele sulle conduzioni arbitrali abbracciano un po’ tutte le squadre, maggiormente le medio piccole, presunte vittime della sudditanza. Resta il fatto, forse la cosa più preoccupante, che la classe arbitrale effettivamente pare manchi di quella personalità e carattere che non sfoci nel protagonismo. Manca quell’autorevolezza arbitrale che spazzi via tutti i dubbi possibili e immaginabili dalle menti di giocatori, allenatori, dirigenti e presidenti. Detto questo è importante fare i complimenti al Massafra per il suo approccio alla gara per come l’ha interpretata. Mister Iacobellis: “Bella gara, siamo stati davvero bravi, nel primo tempo avremmo potuto segnare almeno due reti, abbiamo messo alle corde la capolista. Nel secondo tempo siamo ripartiti nello stesso modo, siamo passati in vantaggio subito e poi la terna arbitrale sembra abbia deciso che non doveva andare così. Cartellini distribuiti solo a noi del Massafra, Carbone espulso io e l’accompagnatore ufficiale della squadra mandati fuori, non abbiamo capito perché. In tutto il secondo tempo non abbiamo avuto nemmeno una punizione a favore. Potrei dire che siamo stati derubati. Tolto questo non posso rimproverare niente ai miei ragazzi, sono stati superiori al Tricase, abbiamo giocato benissimo.”