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Il 40% delle aziende agricole è in crisi di liquidità

Cia Agricoltori Italiani: “Accesso al credito insufficiente, il sistema bancario è in ritardo”

07.08.2020 11:20

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I dati della tavola rotonda ad Avetrana organizzata da Cia Due Mari e Confindustria Taranto
Il Questore di Taranto: “Aumenta il rischio di infiltrazioni mafiose favorite dalla crisi”
Il 60% delle imprese agricole affronta una contrazione del proprio fatturato causa Covid-19

 

Agromafie e difficoltà di accesso al credito per le imprese del settore agroalimentare. Se ne è parlato martedì 4 agosto ad Avetrana, nel fortilizio “Il Torrione”, in una tavola rotonda organizzata da CIA Agricoltori Italiani della Puglia Area Due Mari (Taranto-Brindisi) e Confindustria Taranto. Partner dell’iniziativa sono stati Camera di Commercio di Taranto, BCC Avetrana e il Comune di Avetrana.

I temi, introdotti dai saluti del sindaco di Avetrana Antonio Minò, del componente di giunta della Camera di Commercio Luca Lazzàro, del presidente area Due Mari della CIA Pietro De Padova e del vicepresidente di Confindustria Taranto Salvatore Toma, sono stati affrontati e sviscerati da ospiti illustri: Beatrice Lucarella (presidente della sezione Industrie Alimentari del Turismo e della Cultura), Cosimo Lanzo (consigliere BCC Avetrana), Mauro Di Zio (vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani). Ha preso parte all’incontro anche Giuseppe Bellassai (Questore di Taranto).
A moderare l'incontro, Nicola Mangialardi, giornalista esperto del settore agroalimentare e direttore Assogal Puglia.

«La crisi economica conseguente al lockdown – è stato il commento del Questore di Taranto Giuseppe Bellassai – potrebbe prestare il fianco ad infiltrazioni di organizzazioni mafiose nel tessuto economico ed in particolare nel settore agricolo, il vero faro dell'economia pugliese. Per questo è nostro dovere fermarci insieme, valutare e pianificare la situazione. Dobbiamo fare rete ed essere presenti sempre, affinché il cittadino percepisca in ogni momento la sensazione di non essere solo, ma protetto e tutelato».

«La difficoltà di accesso al credito rappresenta un problema che l'agricoltura vive con grande rilevanza – ha commentato invece Mauro Di Zio, vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani – Purtroppo ci scontriamo spesso con un sistema bancario non completamente strutturato rispetto alla capacità di valutazione del rischio da parte dell'imprenditore agricolo, e che quindi non riesce a dare risposte adeguate».

«L’esigenza insoddisfatta di credito – ha aggiunto Di Zio - supera il miliardo di euro. Un’impossibilità di accedere al credito che ci preoccupa perché porta spesso a conseguenze estremamente negative come prestare il fianco a persone sbagliate».

«A nostro avviso – ha aggiunto Beatrice Lucarella, presidente della sezione Industrie Alimentari del Turismo e della Cultura – è importante porre in essere azioni preventive e di coordinamento al fine di combattere le agromafie. Azioni di contrasto che, però, devono partire a monte e non a valle. Ravvedo la necessità di istituire un osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema alimentare».
«Dobbiamo fare rete – ha concluso il presidente area Due Mari della CIA Pietro De Padova – associazioni di categoria, enti, istituzioni, forze dell’ordine ed istituti di credito. Dobbiamo urgentemente individuare lacune e stabilire le priorità d’intervento, al fine di evitare spiacevoli conseguenze. Dobbiamo tenere alta la guardia e tendere la mano a tutti, in particolare ai piccoli ed ai piccolissimi imprenditori agricoli».

All'iniziativa erano presenti numero Sindaci della zona, il vicepresidente di Cia Puglia Giannicola D'Amico e il direttore CIA Due Mari Vito Rubino.

 

 

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