LA NOTTE DELL'ADDOLORATA
Una poesia, quattordici versi per descrivere le tante emozioni che un Confratello prova portando la Statua dell'Addolorata durante la Processione del Giovedì Santo
LA NOTTE DELL'ADDOLORATA
Ho da poco iniziato il mio percorso
con questo dolce Peso sulle spalle
e già il mio viso è rigato dalle lacrime.
con questo dolce Peso sulle spalle
e già il mio viso è rigato dalle lacrime.
Mentre aggiusto il cuscino
e noto la gente guardarmi
tra sacralità e sufficienza,
ripenso al dolore del Cristo, al dolore dell'uomo.
San Domenico è una cornice piena di luci,
di musiche, di riflessioni.
I miei piedi scalzi, sporchi e infreddoliti,
non si stancheranno in questa Notte Santa.
L'Addolorata che orgoglioso porto illumina le strade
che si susseguono davanti ai miei occhi.
Ed il cuore dei tarantini.
e noto la gente guardarmi
tra sacralità e sufficienza,
ripenso al dolore del Cristo, al dolore dell'uomo.
San Domenico è una cornice piena di luci,
di musiche, di riflessioni.
I miei piedi scalzi, sporchi e infreddoliti,
non si stancheranno in questa Notte Santa.
L'Addolorata che orgoglioso porto illumina le strade
che si susseguono davanti ai miei occhi.
Ed il cuore dei tarantini.
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