Sanarica: "Costanza negli allenamenti e educazione: ecco come i miei Giovanissimi hanno vinto il campionato"
Il tecnico della Real Virtus parla anche del suo futuro: "Restare a Grottaglie? I matrimoni si fanno in due e io ancora non sono stato chiamato dalla società"
Mister Sanarica, un bilancio della stagione appena trascorsa, con la vittoria coi Giovanissimi della Real Virtus Grottaglie.
Il bilancio di questa stagione non può che essere positivo. Quello che risalta è la vittoria del campionato, ma io parlo in particolar modo del gioco espresso, dell'atteggiamento della squadra durante il corso della stagione, della costanza agli allenamenti e dell'accanimento nel voler migliorare e raggiungere l'obiettivo. Il tutto condito da una educazione che è regnata sovrana e ha permesso al sottoscritto di svolgere al meglio il proprio lavoro.
C'è una dedica per il successo ottenuto in campionato?
Le dediche sono sempre difficili da fare perché si rischia di dimenticare qualcuno urtando la suscettibilità, credo che nessuno possa dire niente se essendo diventato papà il 14 febbraio questo campionato lo dedico a mia moglie Maria Carmela e naturalmente a mio figlio Francesco.
Sappiamo di alcuni contatti già ricevuti con diversi club di calcio giovanile locale: quanto c'è di vero e che possibilità ci sono di continuare nell'edificante percorso con il sodalizio grottagliese.
Si, sono stato contattato durante l'ultimo mese da società e non solo per settore giovanile. Questo mi fa enormemente piacere sia per le chiamate stesse, ciò significa che il mio lavoro non è passato inosservato sia perché chi mi ha contattato le ritengo società serie fatte da gente competente che mi hanno prospettato interessanti progetti da vari punti di vista: tecnico, tattico, economico, mostrando un netto cambio di direzione rispetto a malcostumi degli ultimi anni che mi hanno anche impedito di chiudere trattative ben avviate. Le possibilità che continui con la Virtus veramente non le so quantificare, i matrimoni vanno fatti in due e ancora non sono stato chiamato dalla società per parlarne.
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