C FEMMINILE: LA DE FLORIO COMPIE L'IMPRESA DI VINCERE A TUTURANO, MA NON BASTA
E' SECONDA, ALLE SPALLE DELLE ADRIATICHE, PER DIFFERENZA CANESTRI
Sabato 12 aprile 2014. Ore 18.00. Taranto - Palamazzola. Lato Via Venezia. Il pullmino delle ragazze della De Florio, scortate da un autobus con circa 60 tifosi organizzati ed un serpente di auto private, si recava a Tuturano, nei pressi di Brindisi, per il match dell'anno della serie C femminile.
Nella ridente cittadina brindisina, alle ore 20.00, si affrontavano le due big del campionato, ovvero Intrepida Brindisi e De Florio Taranto. Posta in palio: accesso diretto alla B della stagione 2014 - 2015.
Nel Palazzetto Polivalente di Via Paisiello (ironia della sorte strada intitolata ad un eccellente tarantino), gremito in ogni ordine di posti (circa 300 spettatori, equamente divisi tra le due squadre), alla presenza di personalità d'eccezione nel campo cestistico regionale (notata, tra l'altro, la brindisina Valentina Siccardi, ex capitana dell'ultimo Cras pluriscudettato), andava in scena la sfida jonica - adriatica.
Più che una partita sembrava una sfida scacchistica, ben interpretata dai due coach, Gaetano Ermito, per le padrone di casa e Fabio Palagiano per le ospiti, tanto che le battute iniziali denotavano il terrore dei due quintetti di veder scapare le avversarie e la percentuale offensiva era di gran lunga inferiore alle medie usuali, frutto anche di precipitazione e poca tranquillità nell'affrontare la difesa avversaria. Sbloccatasi questa empasse iniziale, la De Florio, con la solita sagacia mostrata da Palagiano, risultava più precisa rispetto alle locali, grazie al lavoro delle lunghe, coroborate dall'abilità di Ciminelli (in serata magica, con 17 punti e tripla di coronamento della prestazione). Al primo mini intervallo, con le padrone di casa bloccate dai difensori ospiti, il punteggio di 11 a 3 dava chiare indicazioni di match lungo e molto interessante.
La seconda frazione si apriva con l'impennata dell'Intrepida, vogliosa di disputare una prova gagliarda al cospetto dei calorosissimi sostenitori, tanto che tale iniziativa Ermito le lasciava alle bocche da fuoco, schierate contro la difesa rossoblu, in special modo all'ex Sara Lauria, (10 punti, preziosissimi nell'economia della gara), mentre le ragazze di Palagiano controbattevano le incursioni delle adriatiche, insistendo con Pucci (8) e Bottari (6) nonchè col lavoro, oscuro, delle torri Varvaglione e Schiavone.
All'intervallo lungo, mai come in questa occasione gradito, il punteggio di 26 a 15, per le joniche, faceva temere Ermito sulla consistenza psicologica delle proprie ragazze, mentre lo staff della De Florio, invitava le proprie atlete, pur con la tensione palpabile dei primi venti minuti, a mantenere alta la concentrazione ed evitare cali fuorvianti e decisivi a far rientrare le locali in gara.
Il terzo tempo era avvolto dalla paura, tanto che i coach, come in una classica partita di scacchi, cambiavano le atlete, quasi fossero gli alfieri d'assalto all'avversario. I sostenitori di entrambi i team venivano in soccorso, con il loro sostegno commovente e caloroso, ma le percentuali realizzative continuavano ad abbassarsi, a tal punto che, al penultimo mini break, l'Intrepida, con le conclusioni di Tarlo (7), Mariutti (5) e Falcone (5), rientrava, prepotentemente, in partita, fissando il punteggio sul 28 a 32, ancora in favore della De Florio.
Ultimo periodo assolutamente vietato ai deboli di cuore tanto da tenere il pubblico con il fiato sospeso. Immediata tripla, d'apertura, delle adriatiche e, sul 31 a 32 per le ospiti, Ermito rompeva gli indugi schierando il quintetto tutto a trazione anteriore. I risultati non si facevano attendere e, a cinque minuti dal gong finale, l'Intrepida si trovava in vantaggio di un punto per 35 a 34, per la prima volta nel corso della gara , quindi sul 37 a 34, a quattro minuti dalla fine, le locali si ritrovavano una loro atleta espulsa. Nella sanzione successiva eseguita, le rossoblu andavano sotto di un punto (36 a 37) per la realizzazione dei due liberi, quindi sul successivo possesso di palla, come da regolamento, azione conclusiva con un tiro dalla media e nuovo vantaggio jonico di uno (38 a 37). Le ragazze di Tuturano non ci stavano a lasciare il passo alle ospiti e reagivano immediatamente, con una tripla di Fersino, e nuovo controsorpasso delle padrone di casa (40 a 38). Palagiano rimescolava il quintetto e, una volta raggiunta la parità (40 a 40), a due minuiti dal termine, mentre le locali cercavano di far trascorrere il tempo residuo con il possesso di palla, le ragazze tarantine si incuneavano nella munita difesa adriatica e, a un minuto e 20" dalla sirena, Ciminelli mostrava la sua abilità nel subire fallo, con tanto di bonus già raggiunto dalle avversarie. La tensione e il peso di questa palla, decisiva, le faceva commettere due errori, quasi fosse il sigillo di una serata stregata, ma ancora una volta la caparbia Ciminelli, in fase di riscatto, si faceva fermare fallosamente dalla difesa adriatica e in questa occasione, con la testa libera da ogni pressione, infilava i due liberi del sorpasso (42 a 40).
Ermito ordinava, immediatamente, alle ragazze di giocare al limite e incautamente, a 17 secondi, grossa opportunità concessa a Marzia Vernaglione, con due liberi, di mettere in discussione la differenza canestri negli scontri diretti.
Il fallo subito era buono per l'astuzia impiegata nel farlo commettere, ma la tensione le giocava un brutto scherzo e i liberi falliti, lasciavano ancora incerti i presenti al Palazzetto sull'esito del match.
Sull'ultima azione, imbastita dall'Intrepida, la consegna ricevuta dallo staff tecnico locale era di cercare la tripla decisiva per vincere l'incontro, ma il tentativo effettuato, alquanto velleitario e fallito di poco, consegnava la vittoria alla De Florio, tra il tripudio di tutto il pubblico, accomunato dai festeggiamenti post gara.
Paradossalmente ampia soddisfazione traspariva nei volti delle ragazze tarantine, un po' meno in quelli dello staff tecnico (per non aver ribaltato la differenza canestri), atlete felici di aver compiuto un'impresa che, alla vigilia, pareva molto ardua, ma anche le padrone di casa erano contentissime per aver perso ma, nel contempo, causa la differenza canestri (ancora + 3 a loro favore), aver mantenuto la testa della classifica e rimandato il verdetto finale all'ultima giornata, quando saranno impegnate a Trani (sabato 19 aprile), mentre le rossoblu ospiteranno, al Tursport di San Vito, il Bozzano (penultimo in classifica), con la speranza di poter ancora conquistare la promozione in B, senza la lotteria dei play off.
Intrepida Brindisi - De Florio Taranto 40 - 42 (3 -11, 12 - 15) (1° tempo 15 - 26)(13 - 6,12 - 10)
Intrepida: Falcone 5, Mariutti 5, Fersino 3, Rongone, Tarlo 7, Lauria 10, Saracino 7, Panarese, Mangione 3, Palmisano. (All. Gaetano Ermito)
De Florio: Ciminelli 17, Schiavone 3, Pucci 8, Bottari 6, De Pace, Banditelli, Ruggiero 2, Frulli, Sibilla, Varvaglione 6. (All. Fabio Palagiano - 1° Ass. all. Lamberto Vernaglione)
Arbitri: D'Elia di Lecce e Di Sisto di Nardò (Lecce)
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