SCUOLA E TENNISTAVOLO, UNA COMBINAZIONE VINCENTE
Quando scuola fa rima con innovazione. L'adeguarsi ai tempi, difatti, costituisce la 'condicio sine qua non' per la creazione del cittadino di domani, non tralasciando alcun aspetto all'interno del suo processo, né attribuendo strapotere a penne e quaderni a scapito dello sport. Lo ha ben inteso Massimo Romandini, dirigente scolastico della Scuola Media Statale Colombo, per il quale le attività ludiche costituiscono un'importante appendice alla formazione culturale, come testimoniato dall'ampia offerta di discipline sportive per i giovani studenti ivi iscritti. Tra queste, il tennistavolo. Longeva e solida la partnership tra l'A.S.D .C.T.T. Taranto e la scuola in questione: “Intrapresa tre anni fa - argomenta Romandini - , la collaborazione ha in principio avuto carattere sperimentale, garantendo diverse ore di corso pomeridiano in aggiunta ad altre attività. La risposta, in questo senso, è stata soddisfacente. Grazie ai buoni uffici di Giuseppe Grassi, presidente del C.T.T., tecnici qualificati hanno seguito con zelo i nostri ragazzi, alcuni dei quali si sono peraltro distinti a livello agonistico”.
Perchè proprio il tennistavolo? Ecco la risposta del Professore, non infarcita di parole fritte e rifritte: “E' una disciplina che consente di divertirsi e, nel contempo, di svagarsi. Pertanto, la definirei completa sia a livello fisico che mentale. Del resto, abbiamo dato vita a cooperazioni con quelle società sportive del territorio, le cui attività possono recare reali benefici ai praticanti”.
Il tennistavolo s'inserisce all'interno di un corposo inventario di iniziative didattiche, che spazia dalla musica (attraverso la collaborazione con l'Istituto 'Paisiello'), al volontariato, passando per l'informatica: “Questo dimostra come la nostra scuola sia un'officina sempre operosa ed attenta a qualsiasi opportunità di formazione. Tra progetti PON, tennistavolo, taekwondo, nonchè corsi di pianoforte, chitarra e batteria e lezioni relative a qualsiasi sfera, cerchiamo di conferire maggiore qualità alla nostra missione, quella educativa”.
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