Murianni e Rosania: "“Crediamo tantissimo nel secondo posto”
di Massimiliano Fina
Conferenza stampa della società rossoblu: ai microfoni l’allenatore in seconda Vincenzo Murianni e il difensore Daniele Rosania. Ecco le loro dichiarazioni.
Murianni: “Stiamo cercando di mettere un po' di benzina nelle gambe per prepararci al meglio per questo finale di stagione. Grazie a questa sosta cerchiamo di recuperare a livello mentale e psicologico. Crediamo tantissimo nel secondo posto perché la Cavese deve ancora venire qui. A Nardò è stato un primo tempo difficile perché loro si sono difesi bene e non era facile entrare in area di rigore. Tutti gli infortunati sono sullo stesso livello, Cacciola rientrerà domani o dopodomani. Subiamo tanti rigori ma spesso a causa di errori arbitrali.”
Rosania: “Noi lavoriamo tutti i giorni per rimediare agli errori e migliorare ogni lacuna. I primi difensori sono gli attaccanti, se loro riescono a fare un buon lavoro noi subiamo di meno. Se non prendiamo gol il merito è di tutti. Noi stiamo facendo tantissimo e vedere che non basta, ti può togliere energie. Dobbiamo vedere il nostro orticello, i risultati sono la conseguenza di quanto lavoriamo, bisogna fare il possibile e provare a raggiungere i nostri obiettivi e questa sosta ci può dare un respiro in più. Dobbiamo lavorare con maggiore attenzione per evitare i cartellini perché ne prendiamo troppi. Abbiamo subito dieci rigori e dobbiamo capire che non è un caso, bisogna faticare per migliorare questo aspetto. Bisogna ragionare partita su partita, e arrivare a maggio senza perdere una partita significa che avremo fatto un grande lavoro di squadra. Non ci sono partite facili, vengono qui a Taranto a fare catenaccio e ripartire in contropiede. In questa fase di campionato ogni campo è difficile, ad esempio io mi aspettavo la sconfitta della Cavese a Picerno. Quando abbiamo saputo della morte di Astori, eravamo in hotel e non ci credevamo, eravamo molto provati, abbiamo fatto un minuto di raccoglimento, io dedicherei la prestazione di Nardò anche a lui. La Serie D è un calcio più fisico, ci sono meno spazi, c'è meno pulizia di gioco, ma le grandi squadre riescono comunque a esprimere un bel gioco. Il mio desiderio più grande è quello di rimanere qui e ho già espresso questa volontà, mi aspetto sia una cosa reciproca."
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