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27 GENNAIO: " LA COMMEMORAZIONE DELLA SHOAH"

18.01.2014 17:28

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Ai nostri posteri: "Per non dimenticare" il nostro passato e quello del mondo

Dal '45 l'indelebile genocidio storico mondiale


 

Il 27 gennaio si commemorera' il celeberrimo" Giorni della memoria". Innumerevoli sono le definizioni e i vari modi di celebrare e ricordare uno dei più fatali sterminii della storia.
L'assoluto regime nazista in Germania, con a capo il più crudele e spietato" uomo" della storia,Adolf Hitler, diede vita ad una delle ideologie più insensate e spregevoli che siano mai esistite nel globo terrestre. Un mondo ove ci fossero soli persone di origine tedesca, definita, anche," razza ariana", per lui, la razza perfetta, immune dai difetti. Tutto ciò ha dell'assurdo.
Ma i motivi basilari di questa ideologia affondano le loro radici in vari settori in cui, in particolare la razza ebrea, dominava grazie alle sue spiccate potenzialità, la sua bravura e la corretta padronanza dell'andamento economico.
Era risaputo che gli ebrei fossero degli abili mercanti, uomini d'affari che,proprio per tale motivo, riuscirono a dominare la maggior parte dell'economia mondiale.
La loro presenza nel mondo infastidì l'assolutismo dittatoriale che aveva creato, a tal proposito e non solo, il regime nazista.
Questa folle idea, di sterminare e trattare tutte le altre etnie mondiali inferiori a quelle ariane, venne presto accolta tra i tedeschi e questo permise di dare vita a quegli anni di inferno e di persecuzioni in ogni angolo del mondo.
Le testimonianze che, tristemente, stanno man mano scomparendo (per via degli anni che passano), sono state numerosissime e,soprattutto, istruttive.
Ciò che e' stato vissuto in quei lager, definiti campi di lavoro affinché i bambini tedeschi non venissero a conoscenza della spietata crudeltà dell'uomo, non si deve perdere col passare del tempo, non deve fungere da semplice etica da rispettare e condividere, ma deve farci pensare al male che non deve più governare il mondo, ci deve far immedesimare in ciò che quelle persone hanno visto giorno dopo giorno davanti ai loro occhi. Per 6 anni (5 per l'Italia, dato che e' entrata in guerra nel '40), si combatteva per vivere, si lottava per la vita, l'odio opprimeva ogni respiro di speranza, non c'era distinzione tra giorni sereni o cupi, perché lì dentro (nei campi di prigionia tedeschi) il buio sbarrava gli occhi di ogni essere umano, perché lì dentro le persone erano peggio degli animali, marchiati a fuoco con dei numeri che, giorno dopo giorno,aumentavano sempre di più.
Alfred Hitchcock, subito dopo la liberazione avvenuta il 27 gennaio 1945, decise di lavorare ad un film documentario che raccontasse le oscenità che si svolgevano all'interno dei campi di concentramento, con filmati realmente ripresi all'interno dei lager. Lo stesso regista, però, alla vista di alcune riprese cruente,si e' discostato dal progetto per circa una settimana, ma la voglia di raccontare ai posteri e di tenere viva la memoria ha permesso di creare un filmato della durata di circa 50 minuti, a cui si sta attuando un lavoro di restauro in concomitanza con il 69esimo anno dalla" Liberazione".
Non bisogna tralasciare la figura di Ando Gilardi che, sopravvissuto e morto recentemente, provava nel cuore ira e tristezza per tutto quello che aveva passato in quegli anni e per tutto ciò a cui aveva assistito, riportando i suoi stati d'animo in vignette e dispositive (foto) d'epoca, immagini cruente,ma, colme di simbolismo e pathos.
Altra figura nota e importante e' quella di Primo Levi che, morto nell'87 e marchiato a fuoco con il numero 174517, riuscì a salvarsi grazie alla sua intelligenza e la conoscenza per la chimica.
Passata una vita contro le leggi razziali che gli impedirono e lo ostacolarono durante la sua carriera studentesca, riuscì a superare la maggior parte degli intoppi e a sopravvivere nel campo in cui venne deportato, nel quale sbrigo' un lavoro per i nazisti, coniare le banconote americane.
Questo lavoro gli permise di rimanere in vita e,grazie alla sua genialità, riuscì a tramandare le sue poesie, i suoi stati d'animo e gli eventi vissuti in quell'inferno.
Di testimonianze ve ne sono numerose, per nostra fortuna, ma non dobbiamo dimenticare che chi ha vissuto tali orrori davanti ai propri occhi, ha coltivato tutto quel dolore giorno dopo giorno, perché sarebbe stato impossibile dimenticare simili atrocità.
Inoltre, vogliamo ricordare i dolorosissimi esperimenti genetici condotti sui gemelli da parte di Mengele, il tutto senza anestesia, il quale cercava delle cellule e le particolarità genetiche che potessero contribuire al miglioramento della nuova generazione ariana.
Non dimentichiamo tutte quelle persone arse vive, uccise nelle camere a gas o in modi crudeli e spietati. Oltre a chiederci "Perché"? Commemoriamo, non scordiamo mai ciò che e' stato e cerchiamo di migliorare il mondo, partendo dal piccolo che e' in noi ogni giorno.

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