"Le istituzioni ci hanno abbandonato"
Un mix di amarezza e speranza nelle parole del maestro Vincenzo Quero oggi alla conferenza stampa tenutasi nella seda storica della palestra di Via Emilia
a cura di Rossella Drivio
"La palestra Quero-Chiloiro si è aggiudicata il secondo posto della classifica di merito della boxe italiana, una medaglia d’argento frutto di sacrificio e dedizione. Si tratta del quinto podio consecutivo della graduatoria riservata alle società dilettantistiche nazionali dopo il terzo posto del 2015, il secondo del 2014, il terzo del 2013 e il terzo del 2012. Ma non abbiamo un posto dove mettere un ring”, parole amare quelle del maestro benemerito Vincenzo Quero ma anche ricche di speranza, un invito alla città a crescere a non chiudere le porte ma a spalancarle , non solo nel pugilato ma anche nella vita quella di tutti i giorni.
A prendere parola il giovane Cataldo Quero, tecnico della Quero-Chiloiro e coordinatore del settore giovanile della Fip Puglia-Basilicata che ci ha rivelato quanto accade nelle mura della palestra, quanto la passione, l’impegno la dedizione ma anche il divertimento accompagnino ogni giorni i giovani talenti della Quero-Chiloro che stringendo i denti e lottando hanno fatto degli ostacoli uno stimolo a dare il massimo,ci ha ricordato quanto sia importante avere un sogno e credere in se stessi.
A seguire il presidente regionale Nicola Causi, consapevole del momento glorioso del pugilato come realtà sportiva, parla di un movimento in salute, come rivelano le convocazioni nelle nazionali giovanili e l’ingresso nel consiglio nazionale dellla Federboxe di Fabrizio Baldatoni, di Antonio De Vitis e Giuseppe Macchiarola.
Causi sostiene quanto detto dal maestro Quero, le scuole devono sostenere lo sport inteso come stimolo a migliorare le capacità psico-fisiche ma anche nella sua pratica educativa.
A presiedere la conferenza il pugile professionista Francesco Castellano che vanta un curriculum di tutto rispetto: 19 vittorie,5 pareggi e 5 sconfitte da dilettante; successivamente impegnato nella scuderia Opi 2000 con la quale ha fin ora combattuto 7 match vincendone 4.
E una passione che diventa lavoro, il desiderio di insegnare alle nuove generazioni l’amore per la boxe, Francesco gestisce insieme al fratello una palestra di boxe che porta il loro cognome,Castellano e rivela quanto sia stato fondamentale crescere nell’ambiente familiare della famiglia Quero.
“Il pugilato non è solo tecnica ma qualcosa che ti coinvolge più in profondità”, queste le parole del delegato provinciale Mariangela Spinosa che ci ricorda che non esistono differenze tra un uomo pugile e una donna pugile, ciò che conta è la passione e la forza con cui si combatte come dimostra il breve intervento delle giovanissime esordienti che la palestra Quero ha teneramente preso sotto la sua tutela e che rivelano come il ring sia un posto diverso in cui essere se stessi e soprattutto lontano dal mondo. Per finire il Professore Giuseppe Candreva mette in evidenza le grandiose qualità della Quero-Chiloro sia come attività di crescita ma anche per la storia che essa rappresenta a partire dal maestro Vincenzo Quero,un punto di riferimento per tutti coloro che sognano di diventare pugili.
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