Fuori dal Campo

Taranto: sequestrati 250 kg di cozze in cattivo stato di conservazione

17.02.2022 17:54

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Agenti della Polizia di Stato di Taranto hanno effettuato gli ennesimi sequestri di cozze nel capoluogo jonico, in tutto oltre 250 chilogrammi. E’ un fenomeno molto diffuso quello della produzione e della vendita illegale di prodotti alimentari. I poliziotti del Commissariato Borgo si sono appostati davanti ad una pescheria sospettata di approvvigionarsi da fornitori privi di qualsiasi autorizzazione sanitaria e commerciale. Alle prime ore del mattino si sono accorti dell’arrivo di un furgone che, dopo essersi fermato davanti all’esercizio commerciale, ha consegnato due cassette nere con all’interno un sostanzioso numero di vaschette di plastica contenenti mitili in parte già sgusciati e pronti per essere messi in vendita. In tutto circa 50 chilogrammi, in contenitori di plastica, prive della etichettatura prevista e della documentazione che ne certifichi la provenienza.

Gli agenti, proprio per rafforzare gli elementi di prova a disposizione, hanno prima preso atto del pagamento, da parte del titolare della pescheria, del corrispettivo per le due casse ricevute e poi sono intervenuti con il sequestro. Trasmessi gli atti all’Autorità Giudiziaria, entrambi i protagonisti della compravendita sono stati denunciati in stato di libertà per presunto commercio di sostanze alimentari nocive in concorso. Il titolare della pescheria è stato multato per l’omessa etichettatura del prodotto alimentare esposto sui banchi di vendita. Tutti gli alimenti, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sequestrati per la successiva distruzione. Lo stesso personale del Commissariato Borgo ha sorpreso in città vecchia un 32enne tarantino che aveva appena scaricato tre grosse vasche di plastica con all’interno una consistente quantità di cozze sfuse, circa 200 chilogrammi, in cattivo stato di conservazione e prive della prevista etichettatura che ne attestasse la provenienza. I mitili probabilmente erano destinati ad un laboratorio abusivo, per la successiva lavorazione e immissione sul mercato.

Dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria, il 32enne è stato denunciato in stato di libertà per presunto commercio di sostanze alimentari nocive. Le cozze sequestrate sono state distrutte con l’ausilio di un compattatore di Kyma Ambiente.   tarantosera.it

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