La voce del tifoso / Taranto - Fondi 1-2, questa fa male...
a cura di Nicola D'Elisiis
Il Taranto ho cominciato a seguirlo con simpatia nel lontano 2001, quando vinse la C2 col Campobasso, grazie a mia madre. Tarantina doc e grande tifosa del Taranto all'epoca, vincitrice contro una città intera dato che vivevamo e viviamo tutt'ora proprio qui a Campobasso. Ero piccolo, passavo le domeniche pomeriggio davanti alla PlayStation e fra un livello di Crash Bandicoot e l'altro, approfittavo di una piccola pausa per andare in cucina da mia madre a vedere cosa stava facendo il Taranto. Da lì l'amore per il Taranto è aumentato sempre di più. Mi sono follemente innamorato di questa squadra il 5 Giugno del 2005, quando il Taranto si salvò miracolosamente nel play-out con il Ragusa. Vedere al televideo una squadra ultima da inizio campionato fino a metà marzo e salvarsi a uno spareggio con lo svantaggio di giocare la gara di ritorno fuori dallo Iacovone, mi ha estasiato ed emozionato. Potrei raccontarne altre di storielle mie ma finirei per essere noioso, quindi mi fermo qui. Come fermo qui, probabilmente e momentaneamente, la mia passione per il Taranto. Durata 15 anni e ricca di dolori. Le avevo viste tutte in questi anni fra play-off persi all'ultimo minuto, campionato vinto sul campo e radiazione. Mancava all'appello soltanto il gol preso in casa al secondo dei 5 minuti di recupero del secondo tempo supplementare. Ci rendiamo conto? Partita praticamente finita e finale play-off regalata a un avversario già di suo forte e per giunta in superiorità numerica. Ora stare qua a fare processi al Taranto, alla società, al direttore sportivo e all'allenatore è del tutto inutile. La stagione è finita qua, tempo per fare critiche costruttive non ce n'è più. La cosa migliore al momento è restare in silenzio fino a tempo indeterminato e aspettare gli eventi. Sia dal fronte societario e sia dal fronte FIGC, col famoso consiglio federale previsto per il 7 giugno dove si decideranno tante cose in termini di ripescaggio e/o riammissioni in Lega Pro. [23/5, 11:43] Nicola D'Elisiis: E probabilmente mi fermo qui perchè il gol di ieri mi ha fatto davvero molto male, è stata una botta devastante. Come è altrettanto devastante per me restare lontano la domenica e vedere su facebook i miei amici scattarsi foto di gruppo in curva e/o in gradinata. Per non parlare delle radiocronache, alle quali non riesco proprio ad abituarmi dato che le partite le devo VEDERE e non sentire. Insomma le concause che mi stanno portando a un periodo sabbatico non sono poche. Parliamoci chiaro ragazzi, dirò questo non per fare il gradasso ma per dire le cose come stanno: io quest'anno per il Taranto ho speso un mucchio di soldi, specialmente negli ultimi 3 mesi fra treno, pullman e biglietto al campo. E in cambio cosa ho ricevuto? Un 1-0 scialbo e striminzito con la Turris, l'iniziale spavento col Potenza e vittoria roboante finale e la debacle casalinga col Serpentara (retrocesso in eccellenza dopo i play-out col San Severo...). E solo cause di forza maggiore mi hanno impedito di scendere nuovamente a Taranto nel weekend appena concluso. Meno male, aggiungerei. Purtroppo questa è la naturale conclusione di una stagione incominciata in netto ritardo, ha vissuto attimi di alti (pochi) e bassi (tanti) e poi terminata nel peggiore dei modi. Forse una delle stagioni più brutte che io ricordi, un campionato pessimo con squadre improponibili per blasone ed indecenti sotto tanti punti di vista. Noi compreso chiaramente, perchè nella melma e nella mediocrità del girone H di serie D, ci siamo mimetizzati alla grande. E il pensiero è sempre rivolto a quella squadraccia che avevamo al girone d'andata ma anche a qualche elemento dell'ultimo Taranto. Ma va bene, ormai è finita e come detto prima, fare processi o gettare la croce a tizio e caio dopo l'ultima partita della stagione è del tutto inutile. Almeno per me, poi gli altri sono liberi di fare le checche isteriche sui vari guestbook e social network. Io penso sia meglio rifugiarsi in un religioso silenzio e aspettare con tranquillità e serenità news rilevanti. Perchè ora la società deve farsi sentire, ora Zelatore e Bongiovanni devono essere chiari dinanzi a tutta la tifoseria, stanca e frastornata. C'è un progetto? Si va avanti? Si sta pensando già alla squadra per l'anno prossimo? E il ripescaggio? Si butterà un occhio sulla questione o non facciamo manco più la colletta per il fondo perduto (nostro alleato oggi paradossalmente)? E il direttore sportivo? E l'allenatore? L'ideale sarebbe tenere una bella conferenza stampa ed esporre tutti i piani e/o progetti, il classico comunicato stampa lo trovo povero e poco credibile SE ripenso agli anni passati. Patti chiari amicizia lunga. A risentirci e sempre Forza Taranto.
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