Ancona: "Orgogliosi di essere secondi in Italia. Sapio? Un grande professionista"
Il dirigente vicecampione d'Italia del Bisceglie under 15 fa un bilancio della stagione: "Il nostro è stato un mix esplosivo che sta facendo parlare tutta l'Italia. E sul mio futuro vi rivelo che..."
Fabio, la meravigliosa cavalcata degli under 15 del Bisceglie si conclude in finale contro il Padova: secondo posto eccezionale. Il tuo bilancio.
Arrivare secondi in Italia con una squadra costruita solo il 7 agosto, giocando la finale scudetto contro il Padova allo stadio Benelli di Ravenna davanti a tantissimi tifosi e con decine di osservatori sugli spalti, è stato stupendo ed uscire tra gli applausi e i cori dei tifosi avversari ancora più bello. Vorrei ricordare che la nostra squadra è stata costruita con tutti ragazzi provenienti dal sud Italia: quattro dal napoletano Carotenuto, Paky e Simone Riccardi e Carrino, i tre brindisini Orfano, Renna e Trabacca, l'albanese di Terlizzi Zenelaj, il barlettano Cassano, il leccese Freddo e la pattuglia di tarantini Colella, Dell'Anna, Giaracuni, Saponaro, Pignatale, Pozzessere, Mele, Galatola, Scarci e La Gioia. Un mix esplosivo che ha fatto e sta facendo parlare tutta l'Italia calcistica con moltissime società interessate ai ragazzi e questa è la più grande vittoria per un settore giovanile.
Il momento migliore e quello peggiore della stagione.
I momenti migliori sono stati molti, come la vittoria contro il fortissimo Pordenone agli ottavi di finale, davanti ad un pubblico meraviglioso o il gol di Cassano al 5' di recupero a Gubbio in una partita che sembrava stregata e che invece ci ha regalato la final four. Ma come non dimenticare la semifinale contro la corazzata Renate, squadra vicinissima all'Inter, con il rigore parato nel recupero da Carotenuto e l'approdo alla finalissima contro il Padova.
Il peggiore? Vi sorprendo: non è stato il triplice fischio dell'arbitro nella finale, ma il saluto finale ai ragazzi: piango al solo pensiero che questa stagione, con questo gruppo-famiglia, è finito...
Parliamo dello staff del Bisceglie: il tuo rapporto con Sapio e i tecnici.
Non so quante squadre professionistiche hanno uno staff così professionale, in cui ognuno ha un ruolo preciso ma in cui tutti sono disposti ad aiutare il dirigente amico. Dal responsabile tecnico professor Marras, al fisioterapista il dottor Mirko Mingolla, e poi il preparatore atletico prof. Raho, il segretario Di Manzo, il nuovo dirigente Bisignano, il grandissimo magazziniere Tonino, Daniele Ranieri il bravissimo preparatore dei portieri, i due mister Luigi Carrisi giovane e preparato sempre sul pezzo, e il più esperto mister Piliego, una persona eccezionale con modi garbati e professionali come pochi. Il mio rapporto con Sapio? Quando l'ho conosciuto qualche anno fa non lo sopportavo: mi sembrava come molti nel mondo del calcio "parole parole parole", poi ci siamo avvicinati poco alla volta sino a collaborare quest'anno e mi sento di consigliare a chi non è molto simpatico di vedere quante ore al giorno questo ragazzo dedica ai suoi ragazzi e al suo staff e di quanto cura tutti i dettagli, vi assicuro cambiereste idea su di lui. Un professionista esemplare da cui si può solo imparare.
Lo splendido rapporto coi ragazzi come sempre il valore aggiunto per ottenere grandi risultati.
Se mentre rispondo piango ancora per il distacco da loro qualcosa significherà, vero? Posso solo ringraziarli, uno ad uno, per quello che mi hanno insegnato: ragazzi splendidi dentro e fuori dal campo. E poi vorrei dire "grazie" al presidente Canonino e al tecnico Mancini per la vicinanza alla squadra e a tutti i tifosi e i genitori che ci hanno supportato per tutta la stagione, facendo migliaia di chilometri senza intralciare il nostro lavoro.
Il futuro è ancora nerazzurro stellato?
Sinceramente ho ricevuto qualche contatto e questo mi fa piacere, ma la settimana prossima ho un appuntamento con il direttore Sapio e valuteremo insieme la scelta migliore per me: anche io mi fido della sua parola così come fanno i calciatori.
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