Giochi del Mediterraneo - Iaia (FdI): le dimissioni Coni non ci sorprendono.
Colpa dei ritardi accumulati dal Comitato
L'uscita del Coni dal Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo non ci sorprende perché i gravi ritardi accumulati in questi tre anni, sia in merito alle infrastrutture che all’organizzazione dell’evento, non avrebbero potuto avere conseguenze diversa.
Malagó nella sua nota è chiaro: il disimpegno del Coni dal Comitato presieduto dal Sindaco Melucci e non dai Giochi, è stato determinato dai gravi ritardi accumulati, gli stessi che hanno condotto il Governo al Commissariamento.
Se la questione non fosse realmente grave e seria, le ultime dichiarazioni rilasciate da Emiliano - il quale interpreta a proprio piacimento quanto scritto da Malagò - farebbero sorridere.
Il Comitato organizzatore dei Giochi ha perso tre anni di tempo e speso 4.5 milioni di euro non ancora rendicontati.
Ci si è limitati a presentare rendering e qualche manifestazione pubblica, senza concentrarsi sulle progettazioni, oggi quasi totalmente assenti soprattutto per il comune di Taranto. Fortunatamente, ci sono altri Comuni che, a differenza di Taranto, hanno lavorato seriamente e già trasmesso le progettazioni al Commissario.
Oggi, prendiamo atto che l'uscita del Coni è una sonora bocciatura nei confronti del Comitato ed impone una chiara inversione di rotta nella gestione dei Giochi e delle risorse che serviranno a realizzarli.
Ora, tutti comprendano che il Commissario ha il compito di realizzare ed adeguare le infrastrutture e di organizzare i giochi. La questione dei fondi interessa perciò solo il Commissario che dovrà pubblicare i bandi e non coloro che, ad ogni piè sospinto, li rivendicano dopo anni di immobilismo.
Le risorse ci sono e saranno maggiori dei 150 milioni stanziati in precedenza. Piuttosto dove sono i fondi regionali? Si consenta a Ferrarese di lavorare con serenità e i Giochi si svolgeranno.
Auspichiamo perciò massima collaborazioni da parte di tutti".
*Così on. Dario Iaia, coordinatore provinciale FdI Taranto, componente commissione Ambiente.
Commenti