Fondi, in attacco un ex Partizan Belgrado
Il binomio con l'Università Niccolò Cusano è invisa alla tifoseria rossoblu
di Aldo Simonetti
Viene, a ragion veduta, ribattezzato come ‘squadra della ricerca scientifica’, benchè talvolta con accezione ironica. Rilevatene le quote nell’estate del 2014 dalla Università Telematica Niccolò Cusano, il Fondi rappresenta il primo ‘casus’ di società calcistica a godere di una così peculiare sponsorizzazione, con tanto di ragione sociale aggiunta alla sua naturale denominazione: aspetto tuttora maldigerito dai suoi ‘supporters’, che già a più riprese hanno manifestato il proprio dissenso.
Al loro terzo torneo consecutivo in Serie D, i rossoblu possono altresì vantare un recente passato sui campi di Lega Pro (nel triennio 2010-2013); obiettivo stagionale è, pertanto, la risalita tra i professionisti, come testimoniato dai cospicui investimenti effettuati dalla dirigenza.
Reduci dal pirotecnico pari interno contro il Marcianise (3-3), i pontini proveranno a vendere cara la pelle dinnanzi alla platea dello Iacovone. Ciò detto, pronti a passare in rassegna il manipolo laziale. Tra i pali, figurano i nomi di Coletta (classe ’92, ex di Lumezzane e Spal), Calandra (18enne prelevato dalla Primavera del Crotone) e Saitta (fresco di arrivo dalla Maceratese). Retroguardia difensiva fregiantesi delle prestazioni dell’esperto Galasso (in A con Roma e Bari, oltre 150 presenze in cadetteria), di Pompei (20 anni, alla sua terza stagione con la medesima casacca), Rinaldi (in passato, più volte accostato al Taranto in sede di mercato, già di Foggia, Salernitana e Juve Stabia in Serie C) Barbato (30enne, riconfermato dopo una brillante stagione) e dell’under Tomasselli. Sulla mediana, la quantità dell’ex Agropoli, Alleruzzo (nel suo ‘curriculum’ anche 62 gare in Seconda Divisione tra le fila… del Fondi), la qualità di un centrocampista di buona pasta, Garofalo (in terza serie con Treviso e Paganese), la vivacità del giovane Ramceski (italianissimo, benchè di chiare discendenze slave) e l’opera del generoso Evangelisti. Attacco esplosivo, che consta dell’ex Siena in Serie A, Iadaresta (per il bomber campano, esperienze in C1 a Foligno e in C2 a L’Aquila e Fano), nella passata stagione autore di ben 12 centri con indosso la maglia del Torrecuso, del fruttuoso Meloni, lo scorso anno artefice della promozione dell’Akragas in Lega Pro con i suoi 19 gol, del 30enne Tiscione, che può vantare importanti trascorsi in D con Messina, Savoia, Cosenza e Trapani nonché, tempo addietro, sette gettoni di presenza nel Partizan Belgrado nella massima divisione serba (oltre a un paio di apparizioni in Europa League) e del giovanissimo Evangelista, 20enne di ottima prospettiva, pescato dall’Avellino.
Condottiero di suddetta truppa, Sandro Pochesci, al comando dall’ottobre 2014: per il tecnico laziale, inoltre, un passato sulle panchine di Ostiamare, Viterbese e Olbia.
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