A.S.D. Martina

IL SOLITO MARTINA BELLO E BEFFATO

25.09.2014 09:27

https://www.buonocuntosrl.it/

I biancazzurri oscurano le vespe, dominano e si portano sul doppio vantaggio con Carretta ed Arcidiacono, poi quel finale che nessuno più vorrebbe rivivere


 

Il solito film, la solita storia e la solita rabbia non perché il punto interno conquistato contro la corazzata Juve Stabia (una delle pretendenti alla vittoria finale del campionato di Lega Pro non fosse prezioso…anzi) ma quanto perché questo Martina, il solito bel Martina è riuscito a dominare anche le Vespe senza raccogliere i tre punti che anche stavolta, e più delle altre volte,  avrebbe meritato.  Maledizione, sfortuna, momento poco favorevole, il consueto finale con il recupero di quattro minuti che proprio come contro l’Ischia costa il pareggio per 2 a 2, fatto sta che un viaggio a Lourdes per i ragazzi di mister Ciullo sarebbe vivamente consigliato.  Il 3 a 0 annullato  ad Arcidiacono per un fuorigioco che neanche la moviola riesce a chiarire ed il tiro del mercoledì indovinato allo scadere da Contessa per gli ospiti sono gli episodi finali che riassumono meglio di ogni altra cosa gli scherzi del destino che stanno subendo i biancazzurri. Dinanzi ad un pubblico strepitoso (più di 1500 le presenze sugli spalti, bello  lo striscione esibito dalla curva con l’invito al piccolo Giuseppe di non mollare), il Martina strappa applausi sin dalle prime battute di gioco con la rete apripista al 25’ di Carretta che precede un momentaneo black-out dell’impianto “Tursi”. Dopo 15 minuti di buio torna la luce ed allora i pugliesi aumentano la propria spinta offensiva che porta un’invenzione di Amodio a mettere Caruso di fronte a Pisseri, bravo a conquistarsi il rigore ed a procurare l’espulsione di Bacchetti. Il rigore freddo di uno scatenato Arcidiacono (ormai “Biccio” per tutti) e la sua mitragliata verso la tribuna sembrano risarcire il Martina per le pene immeritate pagate nelle prime quattro giornate. Poi nel secondo tempo, il solito copione con il Martina bravo a realizzare un 3 a 0 non convalidato che avrebbe chiuso definitivamente la gara, l’ennesimo rigore subìto, un po’ di apprensione sul 2 a 1 ed una conclusione incredibile di Contessa al 48’ a sancire il definitivo 2 a 2 che fa salire il Martina a due punti in classifica, troppo pochi rispetto a quello che la squadra giovane di Ciullo ha dimostrato di valere sul campo.

CRONACA:  I biancazzurri scendono in campo rispetto alla precedente gara giocata contro gli isolani con due variazioni in formazione: Tomi rileva Memolla sulla fascia sinistra e Caruso vince il ballottaggio con Pellecchia nel supportare l’attaccante Magrassi con Montalto e Capurro ancora out.  Il Martina impone subito la sua supremazia territoriale, la difesa è attenta a tal punto da mettere in ombra giocatori del calibro di Ripa e Di Carmine, il centrocampo con le fiammate di Carretta ed Arcidiacono e la regia esemplare di Amodio e De Risio gioca sul velluto, in avanti Caruso crea scompiglio con il suo perpetuo dinamismo e Magrassi lotta con vigioria su ogni pallone. Arrivano le prime occasioni di marca locale che sono il prologo al vantaggio meritato biancazzurro: sugli sviluppi di un calcio di punizione defilato l’ispirato Carretta indovina di sinistro l’angolo basso dove Pisseri non riesce proprio ad arrivare. Dopo il black-out il Martina continua a spingere ed a fare la partita mentre la Juve Stabia sembra fortemente in sofferenza nonostante le grandi individualità di cui dispone. Il rigore netto commesso ai danni del furetto Caruso sembra orientare fortemente la gara a favore degli itriani che si ritrovano in superiorità numerica e con un rigore trasformato in maniera esemplare da Arcidiacono per il 2 a 0 che archivia un primo tempo a senso unico. L’inconsistente Juve Stabia prova nella ripresa a dimostrare il maggior tasso di punti in classifica ma il Martina continua a giocare a viso aperto e ad ostentare la sua superiorità. La rete di Arcidiacono annullata per fuorigioco fa rimanere strozzato l’urlo del Tursi, poi un contatto con Patti nell’area di rigore biancazzurra riapre la gara con Di Carmine freddo nel realizzare il penalty del 2 a 1. Aleggiano i soliti fantasmi. Poi non succede più nulla fino al recupero quando i biancazzurri in contropiede non sbrigano la pratica e subiscono tra l’incredulità generale la consueta beffa sul traguardo.

SALA STAMPA

Andrea Manco (vice-allenatore): “”C’è il rammarico per come è maturata la consueta beffa. Che dire, in questo momento ci gira così, giochiamo un grande calcio, ma fino alla fine succede sempre qualcosa che ci penalizza. Quello di oggi è un punto importante, è un risultato positivo anche perché giocavamo contro una delle pretendenti alla vittoria del campionato, ma meritavamo i tre punti. Pazienza, forse arriverà il momento in cui giocheremo male e vinceremo. Il calcio va così. Di certo siamo una grande squadra e non meritiamo di stare lì”.

 

Mirko Carretta: “La colpa è solo nostra se anche stavolta abbiamo subìto la beffa. Come si fa a criticare un mister se poi giochiamo così bene.  Non mi sembra che Catanzaro, Salernitana, Juve Stabia ecc. abbiano impressionato contro di noi, forse è successo il contrario. Anche le individualità di spicco di altre squadre che concorrono per i vertici, non è che sia siano messe in evidenza tanto contro di noi. Però, dobbiamo fare i conti con quello che dice attualmente la classifica. Ci dispiace aver giocato dinanzi ad un pubblico così caldo e bello e non essere riusciti a regalare una esultanza vera. Continueremo a lavorare sodo. Arriveranno i risultati che meritiamo”.

Commenti

Taranto. Mercato: l’”affaire” portiere e la bella gioventù
TARANTO - MANFREDONIA, PARTE LA PREVENDITA