L'editoriale di Tst

Per essere ripescati in Lega Pro dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Per una volta

a cura di Luca Chianura

18.06.2016 00:03

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foto Vincenzo CuomoCari amici rossoblù, ho scelto di rispondere alle domande che tanti di voi ci hanno fatto in questi giorni a Taranto, ma anche su Facebook e sui guestbook dei tifosi. Dopo la pubblicazione dei criteri fissati dal Consiglio Fedrale della F.I.G.C. per i ripescaggi in Lega Pro, ci avete chiesto di dire apertamente quali fossero i piani della società. La riposta è semplice: il Taranto FC 1927 presenterà la domanda di ripescaggio non appena saranno aperti i termini. Lo farà subito. Senza aspettare seconde chiamate. E pagherà il fondo perduto. 

"Duecentocinquantamila euro non sono una cifra irrisoria, ma una corretta programmazione economica e la serietà di una visione pluriennale del progetto-Taranto ci consentono di farci trovare pronti. La nostra candidatura sarà solida ed autorevole. Vi voglio assicurare che siamo operativi con la Fondazione Taras e coi nostri migliori collaboratori per chiudere le pratiche al più presto.Lo sapete:il ripescaggio in Lega Pro non dipenderà solo da noi,ma stiamo intervenendo su ogni fronte perchè ci crediamo.Lo vogliamo.Il Taranto c'è. Noi ci siamo.E dovrete esserci anche voi. Stiamo già programmando la Campagna abbonamenti ed altre storiche iniziative. Presto saprete ogni cosa.Vi chiederemo di essere tanti per darci carica,energia, entusiasmo.Per confermarci che tutto quello che stiamo sognando e costruendo ha un senso anche per voi. Vi saluto con il più grande "Forza Taranto".

Così il presidente del Taranto FC 1927 Elisabetta Zelatore, nel video-messaggio divulgato urbi et orbi lunedì 13 giugno. La società rossoblù, senza indugi e tentennamenti vari, annuncia alla città ed alla tifoseria la volontà di presentare la domanda di ripescaggio in Lega Pro, provvedendo al versamento del fondo perduto, ridotto a duecentocinquantamila euro dal Consiglio Federale della F.I.G.C., tenutosi a Roma lo scorso 7 Giugno. 

Il ritorno nel terzo torneo nazionale, auspicato e desiderato dal popolo rossoblù, stanco ed avvilito da quattro anni di Serie D, si può concretizzare solamente con la compattezza e la voglia di lottare di tutte le componenti che devono fare quadrato al loro interno, evitando protagonismi ed atteggiamenti da prime donne.

Ci riferiamo alla città, alle istituzioni, a costoro diciamo apertamente di non trasformare l'evento in una passerella elettorale patetica e ridicola,a gli imprenditori, al Taranto FC 1927, ai tifosi, alla Fondazione Taras 706 A.C., agli organi di informazione ed al mondo dello sport tarantino.

E' una grande e forse rara occasione per mostrare al territorio ed all'Italia calcistica la condivisione per un obiettivo importante ed il peso politico a livello romano-federale. Vade retro ai mestatori di regime sostenitori del tutto a posto madama la marchesa ed ai soloni, intellettuali e tromboni vecchi e sfiatati. 

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