DIARIO DI UNA TARANTINA: "UN CONDOMINIO TUTTO TARANTINO...A NATALE"

Sapete cosa?...Se me l’avessero raccontato, non ci avrei creduto. Non avrei creduto nell’89 alla caduta del muro di Berlino, all’elezione di un Presidente di colore negli Stati Uniti d’America, al Papa che dà le dimissioni con buona pace di tutto il conclave e soprattutto non avrei creduto, se non l’avessi visto con i miei occhi, ai condòmini del palazzo in cui abito, che si scambiano gli auguri mangiando panettone nell’atrio del portone. È successo davvero, ve lo giuro, la sera della vigilia di Natale del corrente anno. Al civico “x” della via “x” a Taranto, in un palazzone di 7 piani dei primissimi anni ’50, succede che da 10 anni, gli inquilini delle numerose unità abitative, abbiano deciso di riportare ad una dimensione più umana quanto di più disumano ci possa essere: il condominio!

E così invece di urla e rinfacci di ogni genere, trovo decine di persone che riconquistano il senso intimo e profondo della festa e che lasciano cadere tutte le barriere, tutti i malumori, tutte le alterigie e i falsi problemi. Non c’è lite che tenga al civico “x” della via “x” a Taranto, di fronte al piacere di scartare i regali estratti a sorte davanti a tutti gli altri condòmini. E così è toccato anche a me, di estrarre il mio numero fortunato e di scartare il regalo corrispondente! Sarà l’età che avanza, sarà che l’imprevedibilità dell’esistenza ti rende vulnerabile, sarà che era la vigilia di Natale, saranno stati gli effluvi forti dei piatti della tradizione natalizia tarantina sparsi per i sette piani del palazzo, vero è che mi sono venute quasi le lacrime agli occhi, manco se non avessi mai avuto un regalo da scartare tra le mani! E cadono così i muri, e cadono le convinzioni e cadono i falsi miti, come quello del Tarantino rissoso che elargisce impròperi dal suono gutturale, che sembrano cascare da mascelle slogate…e allora mi chiedo…di che cosa scriverò per l’anno che verrà?...se qui, al civico “x” della via “x” a Taranto è tutto così perfetto?...In questa sera di vigilia natalizia, nel mio condomìnio è venuto a mancare il contraddittorio, il mordente, la disputa perenne…gli Spartani hanno deposto le armi…nessuno sarà gettato giù dalla rupe, con buona pace di quel J. G. Ballard e del suo “Condominio” ricettacolo di psicopatologia e frustrazione da spazi condivisi.

Buone feste a voi tutti!