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“Premio Lello Orzella”, domani si comincia. Mondino: "Saranno due giorni dedicati ad un uomo che amava Taranto"

02.07.2017 09:20

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Ci ha messo un grande cuore facendo, da mesi, tanti sacrifici per realizzare questa quarta edizione, dell’ormai appuntamento fisso, del “Premio Lello Orzella”, Nico Mondino che merita, davvero, un plauso particolare per la dedizione con cui sta lavorando per ricordare, il 3 e 4 luglio, il suo amico Lello: “L’idea di realizzare questo premio è nata dal mio forte attaccamento nei confronti di Lello: visto che, ancora, nessuno in città lo ricordava ritenni giusto provare a fare qualcosa per lui. Di conseguenza coinvolsi numerosi amici e tutti insieme abbiamo cercato di ricordare la generosità e l’attaccamento di Lello verso la sua Taranto e verso le sue trasmissioni politiche. Era un uomo dal grande cuore”.
-Parlaci dell’evoluzione dell’evento…
“Partimmo sempre con un’unica giornata: quest’anno, mi ritrovo alla quarta edizione e ho trovato la forza di ampliarlo. Di fatto la manifestazione durerà due serate in cui si uniranno lo sport e la musica proprio come sarebbe piaciuto a Lello che con il suo “Notte delle stelle” offriva un bel contesto estivo e premiava gli uomini più illustri di Taranto a livello culturale, imprenditoriale, sportivo e spettacolare”.
-Quali sono le tue aspettative per questa quarta edizione?
“Calcio e musica rappresentano un binomio perfetto per far si che qualcuno possa mettersi in mostra e arrivare a fare della sua passione un lavoro. Dobbiamo fare in modo che la manifestazione duri nel tempo. Calcisticamente parlando, dal Premio Lello Orzella, sono usciti parecchi calciatori come Angelo Bruno del Catanzaro, Costantino Chichidamo, Giovanni Giunta del Taranto, Collocolo del Cosenza e Giuseppe Di Serio: quest’ultimo il più piccolo calciatore, in Italia, ad esordire un campionato con i “grandi” (classe 2001) con la maglia dell’Hellas Taranto”.
-Cosa rappresentano per te le due location: lo stadio “Iacovone” e il Molo Sant’Eligio?
“Sono due luoghi simbolo della città: lo “Iacovone” è l’emblema sportivo di Taranto ed è giusto che le partite del nostro premio vengano disputate li. Il Molo Sant’Eligio rappresenta il mare che deve diventare patrimonio della ricchezza della nostra città. E’ un posto strategico affinchè tante manifestazioni possano far emergere le bellezze di Taranto che a volte vengono disprezzate, ma grazie all’impegno profuso quotidianamente dalla famiglia Melpignano diventerà volano del turismo”.
-Le special guest…
“Nelle tre edizioni precedenti si sono esibiti soltanto dei giovani in un unico pomeriggio. Quest’anno avendo uno staff più corposo, una grande squadra, ho potuto ospitare due super ospiti non facili da recepire visti i loro tanti impegni. Il maestro di pianoforte tarantino, conosciuto nel mondo, Alessio Mastrodonato, ma che purtroppo è poco conosciuto in riva allo Ionio e Cristiano Cosa, giovane direttamente da “Amici” di Maria De Filippi, seguitissimo dalle teenegers”.
-Lancia un messaggio alla città…
“Invito tutti, nessuno escluso, a partecipare a questa due giorni e a divertirsi con noi. Intanto, già rinnoviamo l’appuntamento al prossimo anno”.
-Ringraziamenti finali…
“Ci tengo a ringraziare la parrocchia dei Santi Angeli Custodi in nome del parroco Don Ciro Antonacci, il comune di Taranto per la coordinazione all’evento, l’ingegner Antonio Melpignano e sua figlia Gaia per la concessione del Molo Sant’Eligio e l’editore Mino Distante per averci dato la possibilità di rendere visibile l’evento sulle sue due tv”.

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