Il dg del Sava Giuseppe Motolese a TST: 'Ecco le mie idee sulla ripartenza'
Il dirigente savese: 'Non vediamo l'ora di ricominciare. La società è solida...'
DI ALESSIO PETRALLA
Obiettivi raggiunti in casa Sava, a prescindere dall’eventuale stop dei campionati, e tanta voglia di ricominciare da parte del dg Giuseppe Motolese che, a Tutto Sport Taranto, commenta il momento esprimendo le sue soluzioni: “Per noi uomini di calcio è, sicuramente, un periodo difficile: ci mancano le partite in casa e quelle in trasferta. La domenica si fa fatica a stare senza il calcio dilettantistico e gli spostamenti nella regione per affrontare le varie sfide”.
SOLUZIONI: “Si vocifera da un po’ che i campionati saranno sospesi pensando ad un campionato d’Eccellenza a venti squadre. Dopo tanti sacrifici concludere la stagione senza vinti e vincitori non sarebbe bello. Inoltre, in Promozione mancano solo cinque giornate che si potrebbero giocare in due settimane e mezzo, a giugno, e a porte chiuse. Ovviamente, i calciatori non sarebbero in forma ma questo varrebbe per ogni compagine che comunque avrebbe un paio di settimane per prepararsi. Sarebbe la soluzione ideale. Poi, se la Federazione decretasse tutto terminato bisognerebbe accettare la decisione. Chiaramente, questi campionati non si possono paragonare a quello di serie A anche se un po’ tutti noi dirigenti e addetti ai lavori rimarremmo male, così come gli sponsor che hanno creduto nel progetto. La salute resta la prima cosa ma se i contagi in questo mese scemassero ancora, valuterei la ripresa dell’attività”.
IL SAVA: “Se la stagione terminerà realmente così noi del Sava potremmo essere contenti del risultato ottenuto. Rientreremmo nei play off avendo raggiunto, molto prima, l’obiettivo prefissato, vale a dire quello di una tranquilla salvezza. Oltre a tutto questo siamo stati capaci di raggiungere la semifinale di coppa. Colgo l’occasione per salutare il Presidente, il ds e i tecnici Marangiò e Angelè. Ringrazio tutti”.
IL FUTURO: “Ripartiremo da dove ci siamo fermati disputando un bel campionato di Promozione e cercando di ribadire gli ottimi risultati. La società è solida e moltissimi calciatori resteranno. Non vediamo l’ora di ricominciare in attesa, ovviamente, che questo virus possa essere definitivamente sconfitto”.
RIPRESA ATIPICA: “Nel limite del possibile, cercherei di far svolgere gli allenamenti in due orari diversi dividendo, perciò, il gruppo in due in modo da non creare assembramenti. La domenica farei cambiare i giocatori dividendoli o mettendo un tendone per ospitare gli altri. Ovviamente, si giocherebbe a porte chiuse fino al giorno in cui saranno fatti i vaccini: è un fattore fondamentale. Poi, ci dovrebbero essere controlli sanitari da parte della Federazione. Non sarà semplice perché lo sport vuol dire salute, aggregazione e condivisione di momenti”.
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