Rambaldi: ‘Pronti per l’impresa col Locorotondo. Serve il sostegno del pubblico’
Il capitano del Taranto Calcio a 5 invita i tifosi a riempire il Tursport in vista della gara con la capolista Locorotondo
Conquistati 3 punti fondamentali contro la Futsal Lecce, il Taranto calcio a 5 si concentra sulla sfida alla capolista Locorotondo da vivere ancora una volta al Tursport. Una speranza era, quella, di poter arrivare a questo punto del campionato in una condizione di classifica aperta. Adesso, col secondo posto distante 2 lunghezze, la speranza aumenta in maniera verticale. Ma per alimentare le reali possibilità della seconda piazza serve fare l’impresa, in casa, in quello che è stato in questi mesi il fortino dei rossoblù: al Tursport di San Vito, infatti, è stata costruita gran parte della positiva classifica del Taranto, rimarcata anche dagli 11 risultati utili consecutivi, in generale, fatti di 8 vittorie e 3 pari. “Siamo pronti a vivere una partita fantastica – spiega Alessandro Rambaldi – capitano del Taranto calcio a 5 – consapevoli che abbiamo fatto tanto per essere qui in alto in classifica. Siamo conviti che questa gara rappresenta tantissimo per noi in quanto vincendo possiamo fare un definitivo salto di qualità. Ma attenzione: non c’è una pressione negativa perché davanti a noi abbiamo la capolista che è in testa con merito e vorrebbe chiudere il discorso promozione diretta in C1. Quindi dobbiamo cercare di sfruttare al meglio le occasioni che possono crearsi. Poi, quel che accadrà si vedrà. Comunque vada abbiamo acquisito una maturità tale da poter anche rimboccarci le maniche qualora qualcosa non vada per il verso giusto. Vogliamo vincere, questo è chiaro, e per poterlo fare c’è bisogno dell’aiuto di tutti”.
E in quel tutti, Rambaldi racchiude anche il pubblico del Tursport. “Noi come squadra, lo staff tecnico e la società ci crede. Così come accaduto in maniera crescente, il pubblico ci sta dando una mano. Ecco perché sabato pomeriggio nel nostro palazzetto serve il calore della gente di Taranto. Appassionati e sportivi, quindi, devono sostenerci, formare quel cosiddetto sesto uomo in campo, per poter compiere questa impresa e poter giocarci le possibilità di tornare in C1”.
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