La voce del tifoso / Potenza - Taranto 2-1, i nostri ultimi ventitré anni in trentatré minuti

Io sono tifoso del Taranto, da 10 anni. Se io volessi parlare a un mio amico della squadra per la quale tifo, da oggi basterebbe fargli vedere quasi tutto il secondo tempo della gara di oggi. Perché dal gol del vantaggio lucano al triplice fischio, ci sono tutti gli ultimi 23 anni del Taranto. Come in una fotografia. Perché dico questo? Perché "siamo alle solite" (frase che me le fa girare prepotentemente quando la leggo altrove, ma che oggi mi sento in dovere di utilizzare ahimè..). Il gol preso nei minuti finali, il rigore sbagliato, il palo (4 partite di fila che prendiamo il legno, vogliamo parlarne??), la rincorsa al primo posto che siamo costretti a fare ogni volta che arriviamo fra novembre/dicembre..tutte cose alle quali siamo abituati qui a Taranto. Ma eravamo abituati anche meglio l'anno scorso, mica è solo colpa della sfortuna qua. Eravamo abituati bene perché la squadra attuale è una lontanissima parente della squadra dell'anno scorso. Basta vedere come stanno andando le trasferte, quando all'epoca il Taranto andava in Campania e dettava legge. Oggi invece in Campania, giusto per dire, 1 pari sofferto e 1 sconfitta dolorosa (mi domando quando andremo a Pomigliano cosa ci toccherà..). All'epoca il Taranto in trasferta, ma non solo, creava quantità industriali di palle gol e da un momento all'altro la rete arrivava comunque. Oggi invece sto rivedendo, sempre in trasferta, un Taranto spento e sterile in avanti. Non basta la reazione rabbiosa di oggi dopo l'espulsione di Lecce, non basta la grinta tirata fuori dallo 0-1 in poi. A calcio si gioca 97 minuti, non un tempo sì e un tempo no. E pure qua "siamo alle solite". Io quest'anno ancora non ho visto il partitone che abbiamo fatto l'anno scorso a Francavilla sul Sinni (ho preso una gara del girone d'andata, anziché il classico Taranto-Andria 4-1). E non è questione di partire in ritardo qua, non esistono discorsi relativi alla preparazione e via discorrendo. Il problema è uno solo: questa squadra è composta da giocatori INUTILI. Che è ancora peggio per me, perché uno se è scarso lavora sodo in settimana per migliorare le sue doti. Qui passano le domeniche e non vedo UN miglioramento che sia UNO!!! I nomi sono sempre gli stessi, quelli che fate voi, non li voglio manco nominare per quanto sto amareggiato e incavolato. Anche se, caro Improta, il tuo voler togliere la palla dalle mani di Genchi (RIGORISTA) e tirare il rigore a tutti i costi del possibile 1-2, non mi sa tanto di "salvatore della patria". Bensì di protagonismo. Hai segnato l'1-1? Ti sei sbloccato? Benissimo, mi fa piacere, chi si accontenta gode. E tu oggi, col rigore sbagliato, hai ulteriormente danneggiato il tuo stato d'animo e peggiorato l'opinione di tutti i tifosi del Taranto sul tuo conto. Insomma, in poche parole, hai fatto e disfatto. Francamente non so cos'altro dire, è una sconfitta che mi fa inquietare più di Aprilia. C'è tantissimo da lavorare come sempre e anche da tagliare. La gara di oggi serva molto alla società per capire quali uomini vanno mandati via e quali trattenere a Taranto. Perché questo campionato sembra stia aspettando noi (per ora), e quindi si può ancora vincere. Ma serve una mezza rivoluzione, parlo della rosa. Checché ne dica Montervino, questa squadra probabilmente non merita neanche la griglia Play-Off. Non è questione di gufi, di nemici, di dementi da tastiera o malaurije. Qua siamo tutti tifosi del TARANTO, e tutti vogliamo il bene di questa squadra. Volevamo il male del Taranto se oggi stavamo qua a elogiare il cammino di questa squadra con due belle fette di salame sugli occhi. Domenica prossima si va a Serpentara, affrontiamo una squadra che ancora non ha vinto una gara in campionato. "Siamo alle solite" anche qui? Che risolviamo le crisi altrui? Spero proprio di no... FORZA TARANTO!!