Ferragosto, il bilancio dell’assessore Fabiano Marti
Ferragosto, un po’ come l’ultimo giorno dell’anno, rappresenta da sempre un momento di riflessione e resoconti. E, se penso alla prima parte di questo 2020, provo emozioni talmente contrastanti che mi risulta davvero complicato raccontarle tutte.
Provo a mettere un po’ di ordine.
L’anno è cominciato alla grande, con un concerto di Capodanno al Teatro Comunale Fusco e uno spettacolo meraviglioso la sera del primo dell’anno, con migliaia di persone in piazza. Da allora è stato un crescendo continuo, con concerti, spettacoli, presentazioni di libri e, soprattutto, tanti progetti avviati: nuova biblioteca comunale, palazzi storici in ricostruzione per diventare centri culturali, rinascita del centro storico, pinacoteca, Biennale del Mediterraneo, mostre internazionali, candidatura di Taranto a Capitale della Cultura 2021.
Riassumendo, una vera e propria rivoluzione culturale per la nostra città.
Ma improvvisamente, da un giorno all’altro, ci hanno imposto di fermarci. L’Italia si è fermata, il Mondo si è fermato.
In quel momento chiunque sarebbe crollato, e non nego che anche noi un leggero senso di smarrimento lo abbiamo provato, ma ci siamo immediatamente rimboccati le maniche e ci siamo dati da fare. C’era un’emergenza sanitaria da affrontare e non potevano lasciare spazio allo sconforto, la città aveva bisogno di noi. E così, sotto l’attenta guida del nostro Sindaco e con la collaborazione di tutti i tarantini, siamo riusciti a diventare la città pugliese con meno contagi e una di quelle meno interessate dal virus di tutta Italia. Insomma, ancora una volta, abbiamo dimostrato che quando vogliamo sappiamo essere un popolo speciale.
Nel frattempo, abbiamo provato ad inventarci qualcosa per far capire che non avevamo alcuna voglia di arrenderci. E così abbiamo lanciato concorsi sui social, abbiamo fatto videoconferenze continue ascoltando tutti. Poi abbiamo organizzato. con il Taranto Opera Festival ‘Preludio’, e poi, con la direzione artistica di Antonio Oliveti, ‘ReLive’, una serie di concerti senza pubblico che facessero capire a tutti che noi ci stavamo già preparando alla ripartenza.
Così, appena ci hanno detto che, se pur con mille limitazioni, potevamo ripartire, noi lo abbiamo fatto, da subito, dal primo giorno.
Era il 15 giugno quando, con la preziosa collaborazione dell’Orchestra della Magna Grecia, alla Rotonda del Lungomare si esibivano Renzo Rubino, il tenore Gianluca Terranova e il grande Al Bano Carrisi, presentati da Mauro Pulpito e accompagnati da un’orchestra di 70 elementi diretta dal Maestro Piero Romano.
Ancora una volta - e non sarà né la prima né l’ultima - abbiamo fatto parlare di Taranto in tutta Italia per una cosa bella, perché siamo stati i primi a ripartire al grido di tortoriana memoria “Dove eravamo rimasti”.
Da allora non ci siamo più fermati. Mentre le altre città d’Italia facevano i conti con le limitazioni post-covid per decidere se e quando ripartire,, grazie ancora una volta anche all’indispensabile spirito d’iniziativa degli operatori locali, noi partorivamo il Magna Grecia Festival, il Taranto Opera Festival, il
Taranto Jazz Festival, il Taranto Swing Festival, il Taranto Due Mari WineFest, Porto Rubino, mostre, presentazioni di libri, insomma, tanta tanta roba.
E non finisce qui, perché arriveranno il Giovanni Paisiello Festival, il concerto all’alba, l’inaugurazione della Biblioteca Acclavio, un nuovo festival di chiusura estate e tanto altro ancora.
Nel frattempo, abbiamo presentato in grande stile la candidatura di Taranto a Capitale Italiana della Cultura - slittata al 2022 - e siamo ripartiti con i grandi progetti di Biennale del Mediterraneo, pinacoteca e candidatura dell’isola madre a patrimonio dell’Unesco, per i quali abbiamo instaurato un dialogo continuo con il Mibact. E sono ripartiti anche tutti gli altri grandi progetti, acanto ai quali ne sono nati di nuovi.
Inutile aggiungere che stiamo già programmando il Natale e la riapertura del Teatro Comunale Fusco con grandi stagioni di prosa e di musica. Non sappiamo a quali condizioni, ma noi saremo sempre pronti, perché noi non ci fermiamo davanti agli ostacoli, siamo quelli che li affrontano e li superano.
Siamo tarantini, sappiamo come si fa”
Fabiano Marti
Assessore e alla cultura, sport, eventi
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