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IL FATTO DEL GIORNO: IL PIÙ GRANDE VULCANO D’EUROPA E DEL SUD ITALIA, IL MARSILI, È ATTIVO

07.02.2014 21:49

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L’edificio vulcanico che si estende sui fondali del mar Tirreno, tra Calabria e Sicilia, per una lunghezza di 70 km, una larghezza di oltre 30 ed un’altezza di 3 km circa, il Marsili, potrebbe avere un’eruzione sottomarina


 

Una notizia già risaputa dalla maggior parte della popolazione, pubblicata sulla rivista Gondwana Research (gruppo di ricerca internazionale che include l’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e l’Ingv) in seguito ad un’importante missione di esplorazione fatta a bordo della nave oceanografica “Universitatis” che ha permesso di chiarire, maggiormente, la natura del vulcano sottomarino. Una ricerca che ha permesso di datare, tra i 3000 e i 5000 anni fa, i due livelli di sedimenti di cenere vulcanica, (le cui composizioni chimiche/fisiche si trovano in linea con la lava del vulcano), trovate ad una profondità di circa 839 metri. Dunque, un’attività molto vicina a noi,dato che si pensava che l’ultima risalisse a circa 100000 anni fa. Guido Ventura, ricercatore dell’Ingv, ha affermato che per eseguire le due analisi sui gusci degli organismi fossili, i ricercatori si sono serviti del carbonio 14 per risalire all’età degli strati di questa “colonna di ceneri”. Un annuncio, un dato di fatto, una ricerca che includerebbe il Marsili nella lista dei vulcani italiani attivi come il Vesuvio, Campi Flegrei, Stromboli, Lipari, Vulcano. Ovviamente, la notizia non deve avere carattere catastrofico, poiché la maggior parte degli eventi naturali non si possono prevedere, ma, alcuni di questi, si possono evitare, dato che, una grande percentuale, sono provocati dall’attività umana. Basta solo riflettere su ciò che sta accadendo, la successione degli eventi, dei fenomeni che si abbattono sul nostro Pianeta, chiedendoci: ma il tutto è dovuto ad un ciclo naturale o ne siamo noi gli artefici? Bene, se si arriva a porsi questa domanda, bisogna, necessariamente, arrivare a darsi una risposta che, purtroppo, come in questo caso è positiva. Eliminare tutte quelle attività che danneggiano la natura, il clima e l’ambiente, costituirebbe un grande passo avanti per la nostra amata Terra. Maggiore circolazione di informazioni e di buoni propositi dovrebbe far parte della nostra quotidianità, ma, anche ciò, non avviene. Infatti, molti degli ultimi catastrofici eventi (ad esempio il terremoto in Grecia, l’eruzione vulcanica in Ecuador) non sono state rese pubbliche, anzi, in molti non sanno che tutto ciò è accaduto. Cerchiamo di migliorarci anche sotto questo profilo, perché tutto ciò danneggia non solo coloro che non vengono a conoscenza di tali eventi, ma anche coloro che non vengono informati per le manovre decise da coloro che governano il Mondo egoisticamente. Nel caso in cui, invece, Marsili dovesse eruttare, potrebbe provocare un maremoto che colpirebbe le coste limitrofe all’edificio vulcanico, quindi, quelle della Calabria, della Sicilia, della Campania, della Basilicata e, anche, il basso Lazio. Ma tutto ciò non ha una data certa.

 

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