Cosenza-Taranto commentiamo la prevendita

Se dovessimo dare un sottotitolo a questo articolo, senza dubbio sarebbe, Taranto: effetto tessera del tifoso 

La ripresa del campionato professionistico di calcio porta anche qui l’avvio concreto della “tessera del tifoso”, uno strumento voluto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza qualche anno fa,  adottato dalle società di calcio, in cui si prevedono verifiche al fine di identificare i tifosi di una squadra calcistica e che in Italia ha riscontrato particolari critiche e contrarietà da parte degli ultras.

Tra alcuni supporters tarantini si è presentato un atroce dubbio: “per andare in trasferta, dobbiamo sottoscriverla anche noi ?”

Abbiamo più volte spiegato, nel corso della settimana, che per recarsi a Cosenza e in generale tutte le prossime trasferte,  le normative prevedono l’emissione del biglietto solo a seguito di inserimento del numero di tessera del tifoso in possesso, accompagnato dal documento di identità personale. E’ un passo obbligatorio, che non permette l’acquisto in maniera diversa. Anche a Taranto.

Facile da comprendere, difficile da accettare.

Non entriamo nel merito delle decisioni di ogni singolo tifoso, ognuno in maniera libera può decidere se sottoscrivere la “discussa” tessera, ci limitiamo solo a commentare i 17  biglietti venduti in questa prima trasferta di campionato allo stadio S. Vito.

Una nostra sensazione, ci fa capire che questo numero, sarà più o meno costante tutte le volte che il Taranto giocherà lontano dalle mura amiche, e tutte le emozioni che la squadra potrà regalare, saranno vissute dalla quasi totalità della tifoseria, davanti al proprio televisore.

I 4.000 biglietti venduti di Atletico Roma – Taranto e in generale tutte le trasferte che hanno visto un esodo della tifoseria, saranno solo un ricordo difficilmente ripetibile nei prossimi anni.

Si apre una settimana calda, a breve inizierà la prevendita di Taranto-Siracusa, sicuramente ne vedremo delle belle.