La Fortitudo vince ed è di nuovo in vetta alla classifica da sola
Sconfitta la Teknical Massafra nel sesto turno d'andata del girone D
Fortitudo - Teknical Massafra era il big match della 6^ giornata d'andata nel girone D.
I due team giungevano all'appuntamento, di questo penultimo sabato di gennaio, molto incerottate e con svariati problemi per alcuni atleti.
Coach Costa, doveva rinunciare all'infortunato Roberti, ma recuperava Grasso. Il duo tecnico Salvi - Conforti, giunto a Taranto con un roster di soli otto atleti, doveva rinunciare a Carmelo Sottile (scontava l'ultima giornata di squalifica, delle tre comminate dal Giudice Sportivo) e a Giuseppe Francioso, indisponibile per motivi personali.
La serata fredda teneva lontano il pubblico delle grandi occasioni, ma, nonostante le premesse, la tensione nervosa determinata dalla concentrazione massima, era palpabile nei due quintetti iniziali.
I massafresi si affidavano al coach giocatore Salvi, Oliva, Cosentino, Fabrizio Francioso e Perrone. Lo staff tecnico rossoblu opponeva, agli ospiti, Camerino, Barisciano, Laterza, D'Aversa e De Michele.
Inizio contratto delle due squadre, con qualche errore di troppo, ma gli ospiti conducevano la danza grazie alle incursioni, previste, e previdibili, dell'evergreen Cosentino, eccellente nel piazzare una tripla che, nelle battute d'esordio, fissava il 5 a 2, poi dopo una conclusione dai 6,75 di Salvi ed un piazzato di Fabrizio Francioso, nonostante il contro break della Fortitudo con i cecchini De Michele e Barisciano, a metà quarto, il 10 a 6 ospite, sembrava indirizzare la gara sulla Via Appia.
I locali si gravavano di falli per tentare di ricucire lo strappo, ma De Michele, Grasso e Camerino riuscivano, nonostante i liberi di Salvi e Cosentino, a chiudere, al primo mini intervallo , sul 16 a 13, con gli ospiti, bravi a commettere solo un fallo personale, sanzionato con due liberi, ad un minuto dal termine del periodo.
La seconda frazione si apriva un parziale ospite di 6 a zero per i massafresi, grazie a Perrone e Bulfaro, ma Laterza (ben 12 punti all'attivo, alla fine, frutto di quattro triple), con due conclusioni dai 6,75, riportava, i suoi compagni, in vantaggio di tre (22 a 19), dopo quattro minuti di gioco. Tra gli ospiti, intanto, imperversava Perrone, coadiuvato da Salvi e Bulfaro e, alla pausa lunga, pur con D'Aversa, Grasso, Camerino ed Amoroso, bravi ad ingaggiare ulna battaglia punto a punto, chiudevano il quarto in perfetta parità (32 a 32).
L'intervallo lungo veniva sfruttato intensamente da Costa, non molto soddisfatto dell'andamento del match, mentre Salvi e Conforti, in maniera molto sintetica, formulavano ai propri atleti le disposizioni tattiche per limitare, al massimo, gli attacchi jonici.
Il terzo quarto, riprendeva subito con un piglio decisamente diverso per le due formazioni che, proprio per la tensione di sbagliare e perdere contatto con l'avversario, finivano per ingaggiare una battaglia punto a punto con i fari, degli attacchi, Cosentino, per gli ospiti, e Laterza, per i tarantini, bravi ,con le loro conclusioni, a mantenere l'equilibrio, spezzatosi, sul finale, con Bulfaro, prima dell'ultimo mini intervallo, utile a fissare il match sul 49 a 48 per la Teknical Sport.
L'ultimo quarto si apriva con il forcing dei padroni di casa che per merito di una tripla di Laterza , andavano in vantaggio di due (51 a 49), poi tre liberi di Salvi e Cosentino, controbilanciati da Grasso e Amoroso, fissavano nuovamente la parità. Questa altalena del risultato, intanto, gravava di falli gli atleti delle due squadre e, in breve tempo, Cosentino e Bulfaro, raggiungevano subito il quarto fallo personale, ma anche Oliva e Fabrizio Francioso (nervoso e gravato di un tecnico) arrivavano subito a tre falli. Costa decideva che era il momento per osare ed infilare la difesa ospite, in anticipo (Camerino riusciva a recuperare un paio di palloni, tolti dalle mani dei portatori ospiti), poi la tripla di Grasso, sparigliava il punteggio (57 a 54), fino al 4° minuto, quando una serie di passaggi e conclusioni errate, congelava il vantaggio di tre punti, per la Fortitudo.
Il febbricitante Amatulli, chiamato a dare il contributo alla causa, con sacrificio non si esonerava dalla battaglia e piazzava due conclusioni , necessarie ad allungare, ulteriormente, fino al 61 a 54, ma gli ospiti riducevano subito lo svantaggio con il solito Cosentino. Sul 61 a 56, i rossoblu, premevano sull'acceleratore e, complice un calo dei ragazzi massafresi, con cambi troppo limitati, piazzavano un 5 a zero che fissava il vantaggio, al massimo di 10 punti (66 a 56), quindi iniziava lo show dei cecchini tarantini, con Grasso, Laterza e Barisciano taglienti nel determinare il 70, finale , a 59, con tre punti della staffa realizzati da Bulfaro.
La sirena finale sanciva la vittoria, importante, della Fortitudo e innescava la gioia dei tarantini, tra cui si intravedeva anche qualche lacrima d'emozione, ma tutti consapevoli che essere ritornati in vetta alla classifica, in posizione solitaria, rappresentava il punto di partenza, nel girone di ritorno, dove gli scontri diretti saranno due in trasferta (a Martina e Massafra), intervallate dal match casalingo con il Todisco Cisternino. Gli ospiti erano pregni di delusione, ma consci che le defezioni ascritte in serata, non permettevano voli pindarici, anche perchè nel prossimo fine settimana, nella città massafrese, si recheranno i cistranesi del Todisco, per l'ultimo match clou, del girone d'andata, chiamata finale per rimanere nelle posizioni di vertice e tentare l'aggancio alla vetta, da oggi distante quattro punti.
6^ GIORNATA D'ANDATA - GIRONE D - 23 GENNAIO 2016
Fortitudo Pallacanestro Taranto - Teknical Sport Massafra 70 - 59 (16 - 13, 16 - 19) (1° tempo 32 - 32)(16 - 17, 22 - 10) (2°
tempo 38 - 27)
Fortitudo: Amatulli 7, Laterza 12, Grasso 22, Camerino 4, Barisciano 6, Amoroso 4, De MIchele 8, D'Aversa 2, Palmisano n.e., Vallelunga 5. (All. Alessandro Costa).
Teknical Sport: Salvi 15, Oliva, Cosentino 12, Fabrizio Francioso 6, Ugenti, Perrone 17, Pulimeno, Bulfaro 9. (All. Francesco Conforti).
Arbitri: Alexandro Strusi e Simone Pocognoni di Taranto.
Fabrizio Di Leo
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