La FIGC Puglia prende in contropiede le società
a cura di Fabrizio Izzo
Il Comitato regionale della FIGC Puglia, nella giornata di ieri, ha reso noto la decisione, probabilmente senza aver sentito il parere delle società di Eccellenza e Promozione, di rinviare l’ultima giornata di campionato, prevista per il 9 aprile, al 23 aprile e di conseguenza anche le gare degli eventuali spareggi hanno subito un posticipo. Senza voler discutere le motivazioni che hanno indotto il Comitato a prendere tale decisione, sicuramente valida, probabilmente sarebbe stato opportuno trovare un’altra soluzione. Le società dovranno quindi aspettare oltre 20 giorni per poter chiudere la stagione, un periodo senza peso per alcune società, quelle prive di obiettivi, ma pesante e snervante per quelle che, nell’ultima di campionato, si giocano qualcosa. Un periodo troppo lungo di attesa che, tranne in qualche caso specifico e isolato, ha un impatto economico sulle società non trascurabile, praticamente un mese in più di spese per non parlare delle problematiche relative alla gestione degli spogliatoi con il rischio di destabilizzare i sottili equilibri che li caratterizzano. Una decisione unilaterale che probabilmente doveva essere discussa precedentemente sentendo il parere di chi vive i campionati, di chi conosce le tematiche gestionali, con i loro pareri certamente una soluzione, indolore sarebbe stata trovata. Bastava, ad esempio, giocare un turno infrasettimanale e i campionati sarebbero finiti il 2 aprile. La decisione del Comitato, seppur mosso da validi motivi, appare approssimativo e improvvisato considerando che tutte le date, comprese quelle del Torneo delle Regioni, erano note dall’estate 2016. C’era tutto il tempo per pianificare e sistemare al meglio i programmi, una decisione che per certi versi manca di rispetto alle società che in questo frangente sembrano completamente escluse da qualsiasi considerazione politica. È giusto ricordare al palazzo, che le società di calcio pagano soldi importanti per partecipare ai campionati e non meritano un trattamento superficiale. La Federazione così come pretende, giustamente, i pagamenti previsti provenienti da multe, iscrizioni ecc. ha il dovere di prendere le decisioni nei tempi dovuti, di programmare le stagioni senza dimenticanze e con criterio, salvaguardando il patrimonio calcistico dilettantistico che troppe volte sembra abbandonato a se stesso. Una decisione, quella del Comitato FIGC Puglia, molto discutibile che ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori che però dovranno sottostare e proseguire fino al termine forse anche agonizzando. Non sarebbe un errore prendere posizione su decisioni di questo tipo, un modo per far valere i propri diritti e non essere trattati come semplici utenti del calcio, le società sono le protagoniste del gioco più bello del mondo.
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