Antonio Maggio, che poker azzurro!
Il tarantino farà parte dello staff della Nazionale Italiana U12 impegnata nel XII Mundial Hit, gala internazionale di baseball giovanile che parte il 3 agosto e termina domenica 7 con le finali
Arriva il poker in azzurro per il manager dei Tritons Taranto Baseball Antonio Maggio.
Infatti, il tarantino farà parte dello staff della Nazionale Italiana U12 impegnata nel XII Mundial Hit, gala internazionale di baseball giovanile che parte il 3 agosto e termina domenica 7 con le finali.
Dal 2013 Maggio fa parte di questo coaching staff, all’interno del Progetto Verde Azzurro, messo in campo dalla Federbaseball per monitorare su tutto il territorio nazionale le giovani leve, un lavoro che non si ferma mai e che prima del Mundial Hit ha visto affrontare diverse fasi di selezioni nei vari raduni che sono stati effettuati, in tutta Italia per permettere agli staff tecnici di formare queste selezioni che si affronteranno in questo torneo insieme alla Repubblica Ceca e selezioni dagli Stati Uniti.
Il torneo si disputerà a Cupra Montana, cittadina di poco meno di 5000 abitanti che però, al contrario di Taranto, ha nelle infrastrutture dedicate a questo sport due gioielli: “Quando si vestono i colori della propria nazione si sente sempre un certo orgoglio, ma soprattutto la responsabilità nei confronti di questi giovanissimi atleti, all’esordio o quasi nelle manifestazioni internazionali , continuando il coach dei Tritons : negli under 12 questo è un momento delicato perché si richiede a questi ragazzini di fare il cambio di passo soprattutto nell’approccio mentale al gioco, sono contento di far parte di uno staff in cui ci sono Coach di grandissima esperienza e speriamo di portare a casa dei buoni risultati soprattutto in chiave di sviluppo dei giocatori. Nel 2020 il baseball torna alle Olimpiadi poi c’è il World Baseball Classic ancora il il Premier 12 tutte manifestazioni internazionali di altissimo livello nella quale l’Italia vuole essere sempre più performante quindi il lavoro dai settori giovanili deve essere svolto con grande attenzione e per me averne fatto parte in questo ciclo di 4 anni è motivo di orgoglio e di grande crescita professionale”.
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