Riapertura scuole, capo task force del ministero: “Divisione classi è scenario di partenza”
La divisione delle classi annunciata dalla ministra Lucia Azzolina “è quello che noi chiamiamo lo scenario zero, lo scenario di partenza”, ha spiegato Patrizio Bianchi, presidente della task force del ministero dell’Istruzione
La divisione delle classi, metà in aula e metà online, di cui ha parlato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, "è quello che noi chiamiamo lo scenario zero, lo scenario di partenza sul quale stiamo lavorando". A dirlo, tornando a parlare di come si tenterà di riportare gli studenti nelle scuole dopo la prima fase dell’emergenza coronavirus, è Patrizio Bianchi, presidente della task force del ministero dell'Istruzione. Sulle dichiarazioni di ieri è tornata anche la stessa ministra Azzolina, che ha precisato che non c’è alcuna decisione già presa.
No a classi pollaio, 10-12 studenti per classe
Il presidente della task force ha spiegato che l'attuale situazione ha evidenziato tutta una serie di problemi che nella scuola italiana c'erano già da anni. Sono 10 anni "che diciamo che la dimensione ideale di una classe è di 10-12 bambini, per superare quelle che, con un'espressione che io odio, vengono chiamate le ‘classi pollaio‘. Questa può essere un'occasione, ci sono tante sperimentazioni, anche per provare ad andare oltre le classi. C'è poi il problema dell'edilizia scolastica, che andrà affrontato con uno sguardo pluriennale, ma che ci portiamo dietro da tantissimo tempo”, le sue parole. Bianchi ha poi spiegato che in vista della riapertura delle scuole, "dobbiamo sforzarci di fare dei patti territoriali per utilizzare gli spazi che esistono”. "Per fare un esempio – ha detto- c'è un liceo di Palermo, a Ballarò, che ha un corso musicale. Già prima di questa emergenza aveva difficoltà di spazi, stiamo facendo un ragionamento con il Teatro Massimo per provare a ipotizzare delle soluzioni”. "Abbiamo chiesto che il ministero metta a disposizione un'unità speciale per aiutare i singoli presidi a organizzarsi al meglio. C'è un problema di formazione, per aiutare i nostri studenti a uscire da questo trauma”, è una delle richieste della task force per la scuola. "Nella fase della ripartenza – ha detto ancora Bianchi – sarà centrale il tema dell'autonomia scolastica. Noi siamo un comitato di esperti che è in scadenza al 31 luglio, vogliamo fornire al ministero, auspicabilmente prima di quella data, una road map per mettere le scuole nelle condizioni di funzionare, garantendo a tutti gli studenti di poter usufruire al meglio delle condizioni che possiamo offrire.
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