Prima Categoria: il Tribunale Federale abbatte il Manduria
a cura di Fabrizio Izzo
In data 29 maggio 19 il Tribunale Federale Territoriale, in funzione del procedimento della Procura Federale del 22 marzo c.a., ha sanzionato di fatto la retrocessione in Seconda Categoria dell’UG Manduria Sport rilegandolo all’ultimo posto della classifica generale del campionato di Prima Categoria 2018/19. I fatti sono risalenti al campionato di Promozione 2015/16 per una combine tra la società biancoverde, con allora presidente il sig. Giuseppe Spadavecchia (inibito per 4 anni), e la Pro Italia Galatina (escluso da tutte le competizioni) relativamente alla gara Manduria – Avetrana. I fatti sono emersi parallelamente ad un’indagine sulla criminalità organizzata, un intreccio di dati e registrazioni telefoniche che hanno poi aperto il filone sportivo. La conclusione delle indagini e le sentenze riguardano anche le società del Maglie e del Galatone sanzionate con la penalizzazione di 6 punti e tanti altri nomi di addetti ai lavori che in un modo o nell’altro, con più o meno responsabilità nei fatti, sono affiorati dalle indagini. La decisione del Tribunale Territoriale è riportata integralmente e in modo dettagliato all’interno del Comunicato Ufficiale della F.I.G.C., Comitato Puglia, nr. 105 datato 28.06.19. La giustizia ha fatto il suo corso e nessuno lo vuole mettere in dubbio ma questo al contempo non ci vieta di muovere delle perplessità. La lungaggine esagerata ha fatto in modo di sancire società, nella fattispecie del Manduria, che ha condotto una stagione di vertice nel campionato di riferimento (vittoria finale Play-Off e possibile ripescaggio in Promozione) per poi trovarsi addirittura retrocesso. Un dispendio di risorse economiche a danno di una società nuova nell’organigramma composta da gente assolutamente estranea ai fatti avvenuti 4 anni prima. Il riscrivere una classifica a bocce ferme sovvertendo i risultati espressi dal campo andando a penalizzare chi nel campo ha creduto non sembra essere proprio coerente. La sanzione punisce la società in quanto iscritta a matricola e quei personaggi autori o interpreti della combine, ma chi attualmente rappresenta il Manduria perché deve pagare per episodi o fatti di cui è all’oscuro? Non vogliamo discutere la responsabilità oggettiva nei fatti ma forse sarebbe stata più equa un altro tipo di punizione, magari dando valore ai risultati conseguiti sul campo ma facendogli fare una partenza ad Handicap nella stagione prossima oppure escluderla dai ripescaggi e andando comunque a penalizzare fortemente e definitivamente chi ha causato il problema. La società messapica nella persona del suo massimo esponente, Elio Palmisano, probabilmente non lascerà cadere la cosa e muoverà appello presso gli organi competenti non per invertire la sentenza ma almeno per renderla più equilibrata consapevolmente ai sacrifici economici sostenuti premiando il lavoro sul campo di atleti che in questa stagione hanno meritato il secondo posto in classifica.
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