Retine in bioplastica per la mitilicoltura, firmato un protocollo d'intesa tra Comune di Taranto e Novamont
Con la firma del protocollo d’intesa tra il Comune di Taranto e l’azienda Novamont, gruppo internazionale leader nel settore delle bioplastiche e nello sviluppo di biochemical, parte il progetto sperimentale nel Mar Piccolo di Taranto, che prevede l’utilizzo di retine biodegradabili e compostabili, realizzate in Meter-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile di Novamont, per la coltivazione dei mitili tarantini.
Il progetto prevede il coinvolgimento di 15 mitilicoltori, scelti da Slow Food sulla scorta della loro adesione al progetto del Presidio della Cozza nera Tarantina. «Un esempio virtuoso di Blue Economy - ha affermato il sindaco Rinaldo Melucci - che sottolinea come la collaborazione con Novamont, nata nell’ambito di questa preziosa e significativa iniziativa, si inserisca perfettamente nel quadro strategico di “Ecosistema Taranto”, in particolare per ciò che riguarda la riconversione green di alcuni settori economici strategici del territorio, l’attuazione di azioni di mitigazione degli impatti ambientali dovuti alla presenza diffusa di marine litter nel Mar Piccolo e lo sviluppo di progetti di economia circolare».
Il progetto, della durata di 2 anni, prevede in primis la fornitura di retine biodegradabili che verranno consegnate e utilizzate dai mitilicoltori indicati da Slow Food già nel mese di dicembre. Novamont si occuperà anche di avviare dei test preventivi per valutare le performance delle retine anche in termini di sostenibilità. «Niente deve essere abbandonato, né in suolo, né in mare, in maniera irresponsabile, perché ciò crea comunque un rischio ecologico potenziale. La biodegradabilità intrinseca dei prodotti in Mater-Bi rappresenta un fattore di mitigazione del rischio ecologico che non deve diventare messaggio commerciale, ma ulteriore elemento di valutazione del profilo ambientale dei prodotti biodegradabili», ha dichiarato Andrea Di Stefano, responsabile progetti speciali di Novamont.
«Ridare valore a ciò che oggi valore non ha - ha concluso il sindaco Melucci -, auspicando che questa collaborazione possa contribuire a rafforzare le strategie in atto sul territorio nell’ottica della riconversione green della nostra città».
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