Diavoli Rossi, Stasi: 'Che bello quando dopo anni i ragazzi ancora ti salutano'
Ancora, forse, più di un mese di stop per il calcio giovanile e regionale martoriato dai decreti anti-Covid. Anche lo storico tecnico dei Diavoli Rossi, ventun'anni al fianco di questa gloriosa scuola calcio, Piero Stasi (quest'anno allenatore della Juniores) non vede l'ora di ricominciare a pieno regime e commenta così il momento: "Siamo sempre titubanti perchè ogni settimana cambia qualcosa. I nostri ragazzi stanno, comunque, continuando gli allenamenti ma allo stesso tempo non vedono l'ora di giocare: stiamo riuscendo a tenere un paio di sedute settimanali con un'alta percentuale di presenze (una ventina di ragazzi): gli atleti hanno nostalgia della gara ufficiale in un momento particolare che, da quello che sento in giro, potrebbe far perdere l'interesse calcistico a molti giovani ragazzi".
GLI OBIETTIVI E I DESIDERI: "Nel calcio mi ritengo fortunato visto che i calciatori mi hanno sempre seguito: con loro non ho mai avuto problemi di comunicazione. Sono un tecnico che ama sempre vincere e fare bella figura e così sarà anche se dovessimo riprendere a marzo. Allo stesso tempo, priorità per me, è il divertimento di ogni ragazzo. La scommessa vinta e la cosa più bella è che molti giocatori lanciati dai Diavoli Rossi ancora mi salutano e mi chiamano telefonicamente. E' questa la vera vittoria. Appena riprenderemo a pieno regime cercherò, magari a maggio, dei tornei per far mettere in mostra ogni atleta".
LA SOCIETA': "Che dire: sono qui da ormai ventun'anni e mi trovo in una vera famiglia. Con Renna e Fischietti sono legato da una grande amicizia: insieme abbiamo passato tanti momenti. Da qualche anno, è arrivata un'altra accoppiata vincente: i dirigenti Angelo Amo e Goffredo Trombetta. Due persone che si completano e che danno tutto per una grande organizzazione".
UFFICIO STAMPA DIAVOLI ROSSI - ALESSIO PETRALLA
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