TARANTO: DA FAVO A BATTISTINI CON LE “OSSA ROTTE”
Un film già visto in passato dalla sceneggiatura minimalista e il finale scontato. Paga l'allenatore, paga Favo con un fardello di “colpe marginali”. Meglio sviscerarle subito: la smodata voglia di cambiare undici, la mancanza di autocritica (non è sempre colpa del Prosperi di turno) e qualche equivoco tattico (vedi alla voce Mignogna). Di contro le attenuanti del caso ci sono tutte, in particolare la partenza ritardata con conseguente rosa costruita frettolosamente e nel segno di un'apparente austerity, almeno fino all'ingaggio di Pià. Malgrado tutto il tecnico Favo ha proposto un calcio gradevole per la serie D con indubbi sprazzi di bel gioco che poi si è involuto paradossalmente con l'incedere del torneo. Poi le sconfitte in casa delle “big” del campionato (Andria e Potenza), alcune vittorie stentate con formazioni di bassa classifica e infine la “frattura” con la stampa per qualche “fastidiosa” voce sibillina. Pronta, però, la ricomposizione grazie ad un'intervista in esclusiva all'emittente televisiva Studio 100 e una frase colorita tra il serio e il faceto per definire i giornalisti locali. Suvvia solo una battuta del tecnico campano con il sorriso sulle labbra. Non è stato dello stesso avviso il presidente Campitiello che non ha gradito la definizione in salsa napoletana e, giovedì scorso, ha risposto a Favo attraverso un piccato comunicato stampa. Probabilmente il patron rossoblu ha “colto la palla al balzo” perchè qualcosa forse si era già incrinato e quel comunicato ha avuto tanto il sapore di un esonero anticipato. La sconfitta, per certi versi immeritata, incassata dal Taranto nella “piscina” di Cava de' Tirreni ha solo scritto i titoli di coda del “C'eravamo tanto amati”. L'esonero di Favo è in qualche modo il fallimento di un progetto, seppure tardivo. Dalla vicenda non esce bene il direttore sportivo Francesco Montervino che sull'allenatore napolenato aveva puntato forte già dall'inizio di giugno, almeno per quanto ci risulta. E' la sconfitta dello stesso presidente Campitiello che sul suo staff tecnico-dirigenziale (Favo compreso) aveva scommesso ciecamente legittimandone la fiducia ad inizio dicembre dinnanzi agli organi di stampa, dichiarando: “Sono intoccabili da qui fino alla fine del campionato”. Ora giunge in riva allo Jonio Pierfrancesco Battistini, trainer “pluridecorato” nel biennio perugino (stagioni 2010-11/2011-12) con campionati vinti e coppe di categoria ma reduce da due esoneri. Insomma un allenatore valido ma in cerca di rilancio in una piazza complicata ereditando un progetto tecnico non suo. Fattore a favore di Battistini sarà sicuramente il tempo, visto che questa stagione è andata, almeno per il primo posto, con la “schiacciasassi” Andria che, salvo penalizzazioni e/o crolli rovinosi, ha tutte le carte in regola per vincere il campionato. Sarà comunque una bella sfida per il neo tecnico...in bocca al lupo.
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