Serpentara, sulla mediana spicca un talento cresciuto nell'Atletico Madrid
A cura di Aldo Simonetti
Ha raccolto il misero bottino di sei bollini, rimediati a seguito di altrettanti pareggi. Nessuna vittoria ('record' del girone!) e una sequela di sconfitte che lo relegano negli inferi della graduatoria. Unico successo, quello ottenuto in Coppa Italia a spese dell'Avezzano; poi, il vuoto. Il Serpentara, rappresentante i comuni di Olevano Romano e Bellegra (siti alle pendici dell'Appennino romano) deve il suo nome ad un bosco di querce che cinge il primo dei comuni summenzionati, dove un tempo si riteneva vi fossero rettili striscianti di ogni specie.
Traghettata da mister Foglia Manzillo (già tecnico di Matera, Marcianise e Terracina), la compagine laziale, costruita con poche risorse, consta di elementi perlopiù giovani (bassa l'età media della squadra). Tra i pali, Saccucci (classe '96, lo scorso anno ad Ostia), affiancato dal coetaneo Gerosi. A far dormir loro sonni tranquilli, ecco il difensore Matarazzo (18enne dalla grande personalità), il compagno di reparto Capuano (under cresciuto nel Catania, ma reduce dalla buona esperienza nei quadri del Palestrina, in D) e, ancora, Brasiello ('97), l'esperto Del Duca (esperienze in Lega Pro a Frosinone), Scotto di Clemente (il più anziano della ciurma, con le sue trenta primavere) ai qualiconferisce maggior peso il 21enne Galeazzi. A centrocampo, la qualità di Allegretta (trascorsi in Seconda Divisione tra Melfi e Cavese), i giovanissimi Maione e Spaziani (entrambi neomaggiorenni) nonchè l'ex Viterbese Lustrissimi e lo spagnolo Merino (cresciuto nella 'cantera' dell'Atletico Madrid e successivamente dirottato nella C iberica, tra Noja e Vimenor). In avanti, l'argentino Comini (esterno dalla tecnica sopraffina, ex Rayo Vallecano e Merida, in Spagna, nonchè Andria e Aversa Normanna in Lega Pro), a sostegno di De Iuliis (classe '93, in terza serie ad Ascoli due stagioni fa), Quatrana (prodotto del vivaio frusinate), Rocchi, De Souza (in C2 a Campbasso alcuni anni orsono) e Delgado, spagnolo ex Lazio e fresco di tesseramento (non, tuttavia, disponibile per il match interno contro il Taranto).
Ad ospitare i rossoblu ionici, l'impianto in erba sintetica de "Le Rose" di Genazzano, altro piccolo centro dell'agro romano.
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