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LA VOCE DI TARANTO CONTRO I CRIMINI LEGATI ALL'INQUINAMENTO

17.01.2014 06:13

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La città dei due mari non farà morire la sua arte, la sua storia e quel poco di sano che vi e' rimasto


 

Taranto. Tra proteste, manifestazioni e gente che scende in piazza per gridare il proprio disprezzo, la propria indignazione, il proprio sconforto e dolore per tutto quello che accade, ormai da anni, a Taranto, ci si sta muovendo in maniera decisiva:"Bisogna dare una svolta radicale alla città". Taranto non e' solo la città più importante d'Europa, ma e', anche, una tra le più belle ed interessanti, sia per la sua posizione geografica, per il suo clima, per la presenza di due mari meravigliosi e per le contaminazioni che hanno reso la storia, l'arte e la cultura la bella Taranto che ora noi vediamo e che dobbiamo proteggere, non solo come un dovere, ma come diritto affinché non si cancelli il nostro amato meridione. Ciò che accade e' sconcertante. Ultimamente si e' sentito parlare di un deprezzamento di una casa che dista un chilometro dal siderurgico, esattamente nel rione Tamburi. Terminato il processo in Tribunale, da parte del tarantino che,tra sangue e lacrime, era riuscito a comprare quella casa di 90 metri quadri al terzo piano senza ascensore, contro i Riva con l'accusa di disastro ambientale, il giudice, Pietro Genoviva, ha, così, deciso che a causa della presenza dell'Ilva che ha comportato da un lato migliaia di posti di lavoro, ma dall'altro una catastrofe ambientale sia per chi ci vive vicino, ma sia per chi ci ha lavorato all'interno, i Riva dovranno risarcire il 20% del valore dell'abitazione del signore tarantino, oltre agli interessi. L'inquinamento provocato dal siderurgico ha danneggiato la salute dei tarantini con tumori e altre gravi malattie. Le statistiche, gli studi e le prove di ciò che la fabbrica emana su Taranto e,in particolare, sul quartiere confinante, i Tamburi, e' davvero allarmante, poiché parliamo di 21000 tonnellate l'anno di polveri inquinanti, alle quali si sommano i decessi, i danni provocati all'agricoltura, all'abbattimento del bestiame e all'aria che ogni giorno i tarantini respirano. Vergognoso e',poi, il silenzio che Stefàno ha avuto in merito a tale argomentazione, ancor di più essendo pediatra e conoscendo le problematiche che i bambini si potrebbero trovare ad affrontare. Fortunatamente i tarantini si stanno svegliando e stanno cercando di dare una vera svolta a tutto questo inferno, perché, come rilasciato da Diego De Lorenzis (M5S) e' inaudito che i tarantini quando si incontrano, non si scambiano i saluti, ma le notizie dei decessi in famiglia. Questo deve far riflettere profondamente.

 

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