LA VOCE DEL TIFOSO / TARANTO-GLADIATOR 3-1. "THREE...IS A MAGIC NUMBER..."
Rubo il titolo della nota canzone degli Schoolhouse Rock per raccontare la vittoria di oggi. Numero magico il 3. 3 come le reti segnate a un Gladiator venuto a Taranto più che motivato (com'è giusto che sia d'altra parte...)
3 come i punti conquistati quest'oggi con la vittoria sofferta ma strameritata. 3 come le vittorie consecutive conseguite dal Taranto dopo lo scialbo 0-0 di Lucera col S.Severo. 3 come...vabbè, basta così (mi avete capito probabilmente). Pensiamo soltanto ai fatti di casa nostra. Perchè solo così potremmo realizzare un qualcosa di straordinario e immensamente unico. Ci giro attorno, ho troppa paura di pronunciare quella parolina (o quella frase che tanto ha portato sfiga ai lucani biancazzurri) e quindi di essere diretto. Guardo la classifica e...mi sento male. Questo è un campionato avvincente per chi lo segue da neutrale ma sfiancante e da infarto per i "protagonisti". In questo momento storico del campionato mi sento soltanto di dare un consiglio a tutti i miei fratelli e alle mie sorelle rossoblu: STIAMO CALMI. CALMA. CALMA. CALMA. CALMA. Non è successo ancora niente. Piedi per terra. Entusiasmo zero. Umiltà. Abbiamo vinto solo una partita, basta. 3 punti, si va avanti. Io ancora non ci credo nel miracolo, sia chiaro. Questa squadra ancora non mi dà quelle garanzie e quella sicurezza tali da poter esclamare: "SI', SIAMO NOI I PIU' FORTI DEL GIRONE". No. Non mi convince ancora del tutto il Taranto. Ma ovviamente sarei felicissimo di essere smentito al più presto. Dicevo, nel miracolo ancora ci credo poco. Però sarei un falso e un ipocrita se vi dicessi che non ci sto pensando al primo posto. L'ho accarezzato durante la settimana, quando stavamo a -3, figuriamoci adesso. Passerò qualche notte insonne, cosa vi devo dire...Il Taranto non è uno scherzo. Questa è sempre stata una squadra che rendeva, non difficili ma meno semplici le cose facili. Ad esempio oggi: ero più che fiducioso alla vigilia di questa partita. Mi aspettavo una vittoria a mani basse dei nostri ragazzi e invece fino al settantesimo, il Gladiator era ancora in partita. Devo ammettere però che il Taranto sta cominciando a saper soffrire. Ossia, nei momenti più difficili del match: o la squadra trova il gol vittoria (vedi Taranto-Brindisi 2-1 e Taranto-Puteolana 1-0, tanto per citare degli esempi recenti) oppure i ragazzi rimangono compatti, si aiutano a vicenda, si cercano (tipo a Grottaglie domenica scorsa, dopo l'espulsione di Migoni). Insomma, sono segnali più che confortanti. Segnai importanti che arrivano pure dalla dirigenza, oggi erano presenti in tribuna i 2 presidenti, Nardoni e Petrelli. Da casa seguivo il collegamento dalla tribuna centrale dello Iacovone di un'emittente locale, e mi ha colpito molto l'esultanza dei 2 ai gol del Taranto (quando qualche anno fa il presidente manco si presentava allo stadio, sapete tutti a chi mi riferisco...) e soprattutto il rifugiarsi negli spogliatoi all'intervallo, quando il parziale era di 1-1. Credo siano segnali importantissimi e che possono far soltanto che bene all'ambiente intero. I traguardi importanti si raggiungono anche così: UNIONE, COMPATTEZZA, UMILTA', CUORE E PALLE. Doti che il Taranto possiede. Chiudo facendo una piccola riflessione: Taranto-Gladiator dell'anno scorso fu un incubo, la partita della disperazione. Taranto che veniva massacrato da una squadra, da me, sconosciuta e che solo 3-4 mesi prima cullava il sogno della promozione in serie B. E' stata, diciamo, la partita dove abbiamo toccato il fondo. Chissà che il Taranto-Gladiator di oggi non sia la partita della svolta...Chissà...Incrociamo le dita e ricordate: CALMA...CALMA...NON E' SUCCESSO NIENTE. SI E' VINTO SOLO UNA PARTITA...CALMA...CALMA E...FORZA TARANTO SEMPRE E SOLO!!!
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